La storia si ripete. Ancora scariche di sassi. Ancora problemi lungo provinciale 251. Più che in una valle, gli zoldani abitano ormai in un limbo.
L’ultimo episodio, in ordine di tempo, risale al tardo pomeriggio di martedì, quando è avvenuto l’ennesimo smottamento: nello specifico, all’altezza di Mezzocanale. Con un particolare di non poco conto: nel momento in cui i sassi hanno invaso la sede stradale erano in transito ben quattro automobili, sfiorate dalla pioggia di detriti. E chi era al volante se l’è vista brutta. Non a caso, ha subito segnalato la questione al sindaco. In più, è bene rimarcarlo, rimane aperta la questione della frana di Solagnot.
Reti metalliche e interventi tampone non bastano più. Servono interventi radicali e risolutivi da parte degli enti preposti. O la valle, sotto il profilo viabilistico, continuerà a essere un limbo.
Perché la storia potrà anche ripetersi, ma non all’infinito come accadeva nel film “Il giorno della marmotta” (“Ricomincio da capo”). O c’è il rischio che gli zoldani, ormai esasperati, siano in linea con la celebre battuta del protagonista, Bill Murray: «E se, per risolvere il problema, non ci fosse un domani? Oggi non c’è stato».
Foto d’archivio