Ancora un ricovero in Terapia intensiva covid all’ospedale di Belluno. Si tratta di una persona di 56 anni. Dopo settimane di totale calma, in pochi giorni il reparto è tornato a riempirsi di pazienti positivi al coronavirus con sintomi gravi. È la logica conseguenza dell’aumento dei contagi che si registra da inizio novembre. Anche ieri, segnala il bollettino di Azienda Zero, registrati 47 nuovi casi, con i bellunesi attualmente positivi a quota 457 e 1055 persone in isolamento. Sale anche, naturalmente, l’incidenza settimanale, che si attesta a 143 nuovi casi ogni 100mila abitanti.
Al “San Martino” di Belluno, segnala l’Ulss 1, ci sono anche 7 pazienti ricoverati in area non critica.
«In merito all’uomo di 56 anni – sono le parole della direttrice sanitaria, Maria Caterina De Marco -stiamo parlando di una persona in buone condizioni generali e con nessuna patologia pregressa. Dal Pronto soccorso è passato direttamente in terapia intensiva, senza transitare per l’area non critica. Questo soggetto non è vaccinato e mi dispiace molto perché tutta l’Azienda sta lavorando affinché si arrivi a un tasso di vaccinazione molto elevato. Invece c’è ancora una percentuale troppo alta di persone senza nemmeno una dose, per cui la circolazione del virus è ancora presente tra noi».
«Per ridurre al massimo i rischi – scrive l’azienda sanitaria in una nota – oltre alla vaccinazione resta valido il rigoroso rispetto delle norme igienico – sanitarie anti contagio: evitare assembramenti, indossare la mascherina in tutti i luoghi chiusi, lavarsi frequentemente le mani, arieggiare costantemente i locali pubblici e privati. Queste semplici ma fondamentali norme di comportamento sono efficaci non solo contro il covid ma anche contro tutte le malattie a trasmissione respiratoria, virali e batteriche, che trovano nella permanenza in locali chiusi e nella stretta vicinanza tra persone i principali determinanti nella diffusione».
Ieri, infine, sono state firmate dalla direttrice generale Maria Grazia Carraro altre 4 sospensioni ai danni di altrettanti operatori sanitari non vaccinati. Si tratta di due Oss, un infermiere ed un fisioterapista. Il totale dei dipendenti sospesi fino al 31 dicembre sale così a 51.