Nel futuro dei Fondi Comuni di confine c’è il presente. Quindi si va avanti con Dario Bond. Lo ha confermato ieri (7 giugno) il ministro degli affari regionali Roberto Calderoli, nominando il nuovo presidente del Comitato paritetico Fcc. Che di fatto è il vecchio presidente, Dario Bond appunto.
La nomina arriva dopo mesi di stallo. Bond era stato nominato presidente dalla ministra Gelmini nel maggio 2021, durante il governo Draghi, in quota Forza Italia. Poi, però, nell’agosto 2022 Bond è uscito dal partito di Berlusconi per confluire in Fratelli d’Italia. E al varo del nuovo governo Meloni c’era stato l’impasse sulle nomine nel Fondo Comuni di confine: secondo rumors sarebbe dovuto arrivare un rappresentante della Lombardia, in particolare un uomo della Lega.
Invece, il ministro Calderoli ha prorogato Bond fino alla nomina del nuovo presidente. E ieri è arrivato il mandato bis per il politico feltrino, che non è stato rieletto in Parlamento, ma nei mesi scorsi ha avuto un incarico come consulente all’agricoltura del ministro Lollobrigida. Adesso continuerà anche il lavoro in Fcc.
Intanto ieri, nella riunione del comitato paritetico, sono stati sbloccati anche i soldi per i Comuni di confine (48 di cui 15 bellunesi). «Saranno disponibili 24 milioni, ben 500mila euro per ciascun ente» ha detto Calderoli. Non è una novità, visto che da anni i Comuni confinanti con Trento e Bolzano ricevono annualmente questa cifra.