I segreti del “Collegio” svelati da Roberta Barbiero: «Tutto è spontaneo»

I segreti del “Collegio” svelati da Roberta Barbiero: «Tutto è spontaneo»

 

Ecco la seconda parte dell’intervista a Roberta Barbiero, supplente del docu-reality “Il Collegio”: l’hanno realizzata gli studenti e le studentesse della scuola secondaria di primo grado di Tambre (classe 3^)

 

Quanto dura il Collegio e quando viene registrato?

«Il Collegio viene registrato nel periodo estivo per permettere ai ragazzi di continuare il proprio percorso di studio istituzionale. La durata dipende dal numero di puntate che si devono girare. Questa edizione, composta da 8 puntate, ha portato i ragazzi a restare nel Collegio 40 giorni.

Cosa si fa nelle diverse ore al Collegio?

«C’è da precisare una cosa: nei film e nelle fiction, non viene mandato in onda tutto quello che la telecamera ha registrato, viene fatta una selezione nel montaggio. Per un film si girano giorni e giorni per avere una puntata di un’ora. È un lavoro molto complesso, perché si deve rispettare l’arco narrativo pur spostandosi da una scena all’altra. Nel caso de Il Collegio la cosa è un po’ diversa, perché non è un film, e come vi dicevo, tutto è molto spontaneo nel senso che non ci sono singole battute da seguire. Per questo si registra comunque moltissimo, non c’è la possibilità di rifare le scene, poi in fase di montaggio viene fatta una selezione».

Ti sei trovata bene con i professori?

«Sì, mi sono trovata molto bene con i miei colleghi, ci siamo divertiti e sono nate delle belle interconnessioni personali». 

Ti è piaciuta questa esperienza?

«Sì molto, è stata veramente una bella esperienza nella quale mi sono messa alla prova».

Rimarrai ancora insegnante del Collegio?

«Non lo so, perché ho sostituito il professore Raina, un insegnante molto qualificato e amato».

Per noi ragazzi di terza media, che dobbiamo scegliere la scuola superiore, che cosa consiglieresti di fare?

«Scegliete quello che più vi piace, e sarete sicuri che quella è la strada giusta». 

Ultima domanda, sei pronta?

«Certo che sì». 

Il percorso che hai fatto ti ha cambiato come persona?

«Sicuramente. Sono felice di tutto il mio percorso. Mi ha cambiata molto, è un lavoro continuo su se stessi. Il ruolo che hai di attore ti cambia, devi essere sempre preparato, scavalli le fragilità. Nel nostro percorso non sempre ci rendiamo conto subito della nostra evoluzione personale, ma nel tempo ci accorgiamo di come affrontiamo diversamente le cose. Ci sono state situazioni in cui ironicamente ho pensato: “Se sopravvivo a questo mi fortifico”, e così è stato».

Ultimissima: qual è il tuo sogno nel cassetto?

«Il mio sogno è quello di sperimentarmi al massimo dal punto di vista recitativo nel senso che vorrei essere un’attrice a tuttotondo, passare dal teatro al cinema, al doppiaggio utilizzando le molteplici potenzialità della voce. La cosa che mi entusiasma è quella di riuscire a suscitare nelle persone che guardano un film, piuttosto di una rappresentazione teatrale, riflessioni ed emozioni. Naturalmente è mio desiderio lavorare con i più grandi registi e attori da cui poter imparare, attingere dalle loro esperienze e migliorare costantemente«. 

Ti ringraziamo tantissimo Roberta. 

«Grazie a voi». 

 

Classe 3^ – Scuola secondaria I grado di Tambre

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