Didattica a distanza promossa: l’Iti Segato fa scuola nell’uso della tecnologia

Didattica a distanza promossa: l’Iti Segato fa scuola nell’uso della tecnologia

La didattica a distanza resterà una delle immagini simbolo del coronavirus. Videolezioni, interrogazioni via internet, file audio e via discorrendo. Ma c’è molto di più. Il “dietro le quinte” della scuola all’epoca del Covid è organizzare, programmare e monitorare. Perché alla fin fine, «l’attività amministrativa non si è mai bloccata. La scuola, tra dirigente e staff di presidenza, è impegnata praticamente h24 nel portare avanti il proprio dovere istituzionale, che non si limita soltanto all’organizzazione delle lezioni, in questo periodo particolare» spiega Gianni Cannarella, docente di materie scientifiche e vice preside all’Iti Segato di Belluno.

In effetti, la scuola è una macchina complessa già in tempi “normali”. Il Segato, ad esempio, ha oltre 800 studenti, 140 professori e 40 Ata (bidelli, tecnici di laboratorio e amministrativi). «L’attività amministrativa non si è mai bloccata: il Ministero dell’Istruzione, gli Uffici Scolastici Regionali e Territoriali sono comunque in attività, seppur con i ritardi causati dall’emergenza nazionale – continua il professor Cannarella -. E allora è necessario curare i monitoraggi che vengono richiesti, gestire la preparazione degli organici per il prossimo anno scolastico, organizzare la formazione delle commissioni degli esami di stato, che comunque si svolgeranno nel mese di giugno, effettuare i lavori preparatori per programmare in sicurezza la ripresa dell’attività didattica in presenza dal prossimo mese di settembre…».

Un lavoro continuo che ha bisogno di una catena di comando precisa e rodata. Dal preside in giù. E che negli ultimi due mesi ha solo cambiato modalità, non certo obiettivi. «La scuola ha potenziato i servizi web, tramite il proprio sito istituzionale, e ha attivato un indirizzo di posta elettronica e un numero telefonico dedicati alle emergenze – spiega Cannarella -. In brevissimo tempo, grazie alle professionalità presenti in istituto, si sono potuti attivare servizi dedicati alla didattica a distanza, ma non solo. Servizi come le piattaforme Moodle e Cisco Webex sono strumenti che hanno permesso in questa fase di non perdere i contatti tra le persone, di riunire docenti e studenti in classi virtuali, di mantenere le relazioni tra i diversi attori della vita scolastica, di gestire in modo professionale le riunioni. Fondi provenienti dal Ministero dell’Istruzione hanno permesso in brevissimo tempo di reperire risorse informatiche, computer portatili e tablet, da destinare alle famiglie che ne hanno fatto richiesta, per potere seguire le attività didattiche a distanza».

Insomma, tutto ha funzionato all’Iti Segato. E l’anno volge al termine “quasi” normalmente, con la didattica a distanza che entra a pieno titolo nel bagaglio di competenze ed esperienze della scuola. Tanto che sarà difficile dimenticarle. «Anzi, torneranno utili – conclude Cannarella -. Le conseguenze dell’emergenza Covid si riverbereranno ancora per lungo tempo nel mondo della scuola: ha avuto inizio un periodo “nuovo”, in cui alcune azioni si potranno gestire in modo virtuale sfruttando le innovazioni tecnologiche. Non per questo si farà a meno del contatto umano e delle relazioni interpersonali, che restano comunque necessarie in qualunque comunità, ma si amplieranno gli orizzonti e si sperimenteranno nuove frontiere. Le esperienze di didattica a distanza sicuramente non saranno abbandonate nel momento in cui si tornerà ad una didattica in presenza».

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