Rincaro delle materie prime: intervengono gli europarlamentari

Rincaro delle materie prime: intervengono gli europarlamentari

Prime azioni a supporto di Confartigianato Belluno per porre un freno al rincaro delle materie prime. Dagli uffici di Piazzale Resistenza, qualche giorno fa, era partito il grido d’allarme – l’ennesimo – rispetto all’impennata dei prezzi, soprattutto per il materiale da costruzione, legno in primis. Una lettera scritta dalla presidente Claudia Scarzanella e indirizzata a deputati ed europarlamentari. Ora dall’Europa arrivano le prime reazioni. In particolare, una interrogazione nella Commissione parlamentare competente depositata da Rosanna Conte (in foto), eurodeputata della Lega, che chiede quali misure intenda mettere in atto l’Unione Europea. E risposte di sostegno da parte di altri europarlamentari, come Herbert Dorfmann.

«Quello dei rincari delle materie per un Paese trasformatore come l’Italia sta diventando un problema serio e pesante, come ben sanno gli artigiani, che giustamente hanno lanciato un preoccupato allarme» spiega Conte, che si è mossa anche con altri colleghi, tra cui l’eurodeputato Paolo Borchia. «Le motivazioni sono molteplici, ma credo che la principale sia dovuta al fatto che, dopo una fase di rallentamento dovuta alla pandemia, i Paesi sono ripartiti in maniera forte e decisa, pagando però più del previsto la necessità di riempire i magazzini e reperire sul mercato buona parte delle materie prime con prezzi che, a detta di vari analisti, nel giro di alcuni mesi dovrebbero, almeno si spera, tornare a livelli accettabili. È chiaro, comunque, che l’Europa non può stare assolutamente alla finestra e deve assolutamente intervenire in questa fase ed è per questo che, raccogliendo anche l’appello di Confartigianato Belluno, ho presentato un’interrogazione chiedendo alla Commissione che vengano istituite misure straordinarie e concrete contro tali aumenti e che, contemporaneamente, attui una strategia reattiva ed efficace in risposta alle mire commerciali extra Ue. Solo in questo modo l’Europa può e deve sostenere la ripresa, sia per supportare le imprese ma anche per garantire la tutela dei posti di lavoro e, nello stesso tempo, la salvaguardia dei consumatori».

«Ringraziamo gli europarlamentari che hanno risposto al nostro appello e che in questi giorni ci stanno rispondendo con un impegno concreto – commenta il direttore di Confartigianato Belluno, Michele Basso -. Il problema va risolto quanto prima, perché se l’aumento incontrollato dei prezzi proseguirà a lungo, sarà impossibile agganciare la ripresa. Le pmi aspettano da mesi la fine del Covid per ripartire e tornare alla normalità. La situazione che si sta creando sui mercati rischia davvero di far naufragare tutti gli sforzi tesi a rimettere in sesto il motore economico dell’Italia, che è fatto di piccole realtà artigiane».

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