Da luogo di detenzione a spazio culturale: riaprono le prigioni

Da luogo di detenzione a spazio culturale: riaprono le prigioni

Fino agli anni Sessanta erano un luogo di detenzione. Ora rappresentano uno spazio storico e culturale di straordinario interesse: le antiche prigioni di Feltre riaprono i battenti. 

A questo proposito, nei locali sotterranei di Palazzo Pretorio sarà visitabile la mostra “Purtroppo son bandito”, a cura dell’Associazione Visioni. Qui un percorso di installazioni luminose guiderà alla scoperta di fatti e storie che si ispirano al libro “Cineografo di banditi su sfondo di monti” di Gigi Corazzol; una sorta di viaggio multimediale attraverso alcuni spaccati della la storia più e meno recente del nostro Paese, con l’ausilio dei video che creano nei visitatori suggestioni e immagini evocative. 

Rispetto allo scorso anno, il progetto si è arricchito di un’ulteriore proiezione all’interno delle prigioni; protagoniste diventeranno però in questa estate anche le scalette vecchie, dove troveranno posto altre nuove installazioni di videomapping.

Gli accessi saranno organizzati in piccoli gruppi nel rispetto delle norme di sicurezza: «Dopo il grande successo di pubblico dell’estate 2020 – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Feltre, Alessandro Del Bianco – abbiamo deciso di riproporre il percorso “immersivo” nelle antiche carceri di Palazzo Pretorio, che quest’anno si arricchisce di ulteriori proposte di videomapping». L’iniziativa rientra a pieno titolo tra quelle fruibili anche grazie alla ToTeM Card e costituisce un altro tassello dell’offerta culturale e turistica di Feltre. «Anche grazie a questa iniziativa – conclude Del Bianco – siamo certi che la nostra città si confermerà come un polo attrattivo di valenza regionale, e non solo, in una fase di ripartenza». 

La mostra potrà essere visitata nelle serate di venerdì, sabato e domenica.

Informazioni sul sito visitfeltre.info.

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