Siccità sempre meno rara, anche in montagna. Ghiacciai dolomitici ridotti a rigagnoli in fase di scioglimento. Estati che trabordano a settembre e talvolta anche in ottobre. Nevica meno, e a quote più elevate. Non è un caso che i fiocchi bianchi caduti nella notte (tra il 15 e il 16 dicembre) abbiano lasciato il posto alla pioggia battendo in ritirata fino a 1.300-1.400 metri, un’altitudine parecchio elevata per la metà di dicembre. Insomma, il tempo fa le bizze? No, è l’effetto del cambiamento climatico, che ha aumentato le temperature medie anche sulle Dolomiti bellunesi, dove i giorni d’estate sono cresciuti, mentre le giornate con freddo polare si sono ormai assottigliate a poco più di una settimana in un anno.
I DATI
Lo dicono i rilevamenti di Obct (Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa) che partono dalla raccolta delle temperature – Comune per Comune – degli anni Sessanta-Settanta.
Qualcuno potrebbe obiettare che comunque ci sono giornate fredde, anche molto fredde. Che anche lo scorso anno è nevicato parecchio. In realtà il dato complessivo è inequivocabile: mostra la media annua della temperatura tra il 1961 e il 1970, e la media tra il 2009 e il 2018. Nel Bellunese si va da 2 a 2,8 gradi in più. Non è molto? È moltissimo. Basta provarlo sulla propria pelle: un conto è avere 37 gradi, tutt’altro è averne 39,8.
Ecco, ad avere la febbre è l’intera montagna. E tutto sommato, al Bellunese va anche bene, visto che le Alpi occidentali mostrano variazioni di 3,5/4 gradi.
Un esempio. A Belluno città la temperatura media degli anni Sessanta era di 8,12 gradi. Le estati erano più temperate e gli inverni non necessariamente più rigidi, ma sicuramente con il freddo giusto ai mesi giusti. Tra il 2009 e il 2018, invece, la temperatura media si è alzata a 10,93 gradi. Significa un aumento di 2,81 gradi.
Non è andata tanto diversamente a Feltre: si è passati da una media di 9,19 gradi negli anni Sessanta, a 11,73 gradi nell’ultimo decennio (+2,53 gradi). L’aumento di Cortina (da 2,03 a 4,39 gradi) è condiviso da gran parte della montagna. Anche se qualche località sembra andare più piano con il riscaldamento: nove Comuni infatti restano sotto il muro dei 2 gradi. Si tratta di Tambre (+1,99 gradi) e Chies d’Alpago (+1,88 gradi), Gosaldo (+1,8), Taibon (+1,87), Alleghe e Rocca Pietore (+1,91), San Tomaso e Auronzo (+1,93), e San Pietro di Cadore (+1,97). Magra consolazione…