Prezzi dei materiali alle stelle, i Comuni chiedono aiuto al governo

Prezzi dei materiali alle stelle, i Comuni chiedono aiuto al governo

I prezzi si impennano, l’energia costa un occhio della testa e i sindaci bussano al governo. Nelle condizioni attuali, infatti, i lavori pubblici rischiano di diventare un miraggio. Anche quelli più semplici.

«Quello a cui stiamo assistendo da un po’ di tempo a questa parte è a dir poco preoccupante e le misure sin qui adottate dal governo per cercare di arginare il fenomeno sono del tutto insufficienti» premette Dario Scopel, sindaco di Seren del Grappa e componente del direttivo nazionale dell’Associazione dei piccoli Comuni italiani. «Siamo di fronte a un mercato che definire schizofrenico pare quasi riduttivo. L’aumento vertiginoso dei prezzi sta mettendo in crisi molte famiglie e imprese, ma quello che sta accadendo alle pubbliche amministrazioni, e soprattutto ai Comuni, è per certi versi ancora peggiore. Qui il rischio è di arrivare in tempi brevi alla paralisi totale. I costi salgono alle stelle, i materiali sono quasi introvabili e le ditte appaltatrici fermano i lavori, chiedendo una revisione dei prezzi, a fronte di capitoli di bilancio già finanziati con importi che oggi risultano del tutto inadeguati. Se a questo aggiungiamo la distorsione del mercato creata dai vari incentivi all’edilizia privata, primo fra tutti il “superbonus” del 110%, il destino dei cantieri pubblici sembra segnato. E a subire le conseguenze maggiori sono, tanto per cambiare, le amministrazioni locali e i Comuni, soprattutto i più piccoli, inermi difronte a una dinamica economica che passa sopra le loro teste».

Ecco quindi la richiesta de sindaco di Seren che bussa al governo: «Serve un intervento immediato e sostanzioso per rifinanziare le iniziative in corso d’opera».

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