Faranno discutere. Certamente. Come è certo che l’onda lunga dell’Emilia Romagna è arrivata fino a Belluno. Anzi, ha nuotato fino a Belluno. Perché da ieri le “sardine” stanno di casa anche tra le Dolomiti. Non i pesci. Bensì i militanti del movimento che si contrappone a Matteo Salvini.
POTERE DEI SOCIAL Sono bastate poche ore e una nuova pagina Facebook per totalizzare quasi centinaia di “sarde” bellunesi. Allo scoccare della mezzanotte erano quasi mille i profili che si sono associati alla pagina “Sardine per Belluno”. Personaggi politici locali, amministratori comunali, giovani e non. Con tanto di decalogo per illustrare l’obiettivo fondamentale della “sardina”: contrastare il populismo; via social.
INCLUSIVITÀ Tra gli strumenti di riferimento del nuovo movimento, anche bellunese, c’è quello del linguaggio inclusivo: no insulti, no parolacce, no violenza. «La testa viene prima della pancia – si legge al punto 3 -. O meglio, le emozioni vanno allineate al pensiero critico».