Ha fatto scalpore la notizia della bidella napoletana, in trasferta quotidiana a Milano per lavorare (il caso poi è stato ridimensionato, visto che la signora in questione pare aver chiesto un congedo retribuito). Ma la situazione denunciata per gli affitti di Milano non è tanto diversa dalla montagna bellunese. Le case in affitto sono poche. Quelle poche sono solitamente a disposizione per un numero limitato di settimane, perché i proprietari preferiscono riservarle ai turisti, che arrivano, si fermano giusto qualche giorno e pagano spesso in anticipo. E in ogni caso, quello che resta sul mercato ha prezzi da capogiro. Così è impossibile intercettare professionisti da fuori disposti a lavorare nel Bellunese. Vale per medici, infermieri, insegnanti… ma anche per altre figure. E contrastare lo spopolamento diventa sempre più complicato.
I PREZZI
Conviene partire dai prezzi degli affitti. borsinoimmobiliare.it registra una quotazione media di 5/6 euro al metro quadro a ridosso del centro di Belluno. Significa che per un appartamento si viaggia intorno ai 500-600 euro al mese. La situazione è ben diversa in montagna. E non serve scomodare Cortina, dove si arriva tranquillamente a 24 euro al metro quadro per un appartamento in affitto. Sui siti immobiliari, si trova un bilocale di pregio in pieno centro (60 metri quadri) a 2.650 euro al mese. Ed è un prezzo ancora basso, rispetto a tante altre “offerte” del genere. Cifre inarrivabili per chi dovesse affidarsi a uno stipendio medio e avesse la necessità di vivere a Cortina per motivi di lavoro.
I prezzi sono più abbordabili a San Vito di Cadore, dove si arriva a 8 euro al metro quadro. Anche qui però lo stipendio medio rischia di non bastare. E scendendo la valle del Boite, i prezzi non cambiano di molto a Borca. Range simile nelle località turistiche dell’Alto Agordino. Insomma, costi elevati per chi volesse trasferirsi per lavoro.
CASE INTROVABILI
Poi c’è l’altro problema: le case in affitto sono poche. Pochissime in molte zone. Le località turistiche – come succede in tutta Italia – hanno moltissime case sfitte. Ma i proprietari ci guadagnano di più a tenerle vuote e affittarle per brevi periodi ai turisti durante le stagioni estive e invernali. Difatti, gli annunci “affittasi” sono rari, mentre le proposte su Airb&b fioccano. Niente di strano: succede anche a Venezia, Verona, nelle città e nelle zona a vocazione turistica. Del resto, a un proprietario conviene affittare per pochi giorni e avere il ricambio continuo di turisti, gente che soggiorna per periodi limitatissimi e paga solitamente in anticipo.
Già, ma chi volesse trasferirsi? Il problema c’è ed è pressante. Si fa presto a parlare di carenza di medici, di infermieri, di operatori socio-sanitari, di insegnanti… se qualcuno avesse intenzione di prendere posto a Belluno, dove dovrebbe andare a vivere?