Disastro coronavirus. La stagione invernale rischia di finire qui. Ma aleggiano nubi nere anche sull’estate. Per alberghi e operatori turistici bellunesi è una mazzata.
A lanciare l’allarme è Federalberghi. Perché le disdette stanno fioccando. Gli sciatori dell’Est Europa hanno cancellato le settimane bianche già prenotate. E anche i last-minute dall’Italia hanno fatto un passo indietro. «Purtroppo la situazione è questa: la paura da coronavirus rischia di far finire in anticipo la stagione invernale – dice Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Belluno -. Abbiamo avuto un mare di disdette da quei Paesi che stanno applicando la quarantena per chi rientra dall’Italia. E pare che oltre a Romani e Polonia possa presto aggiungersi anche l’Inghilterra. Un tracollo che non ci voleva. E pensare che finora questa era una delle migliori stagioni degli ultimi 15 anni…».
I problemi per l’immediato sono la chiusura anticipata della stagione. Ma anche le caparre e i rimborsi. «Domani pomeriggio (mercoledì 26 febbraio, ndr) avremo un incontro a Venezia con Federalberghi Veneto e l’assessore regionale Caner per definire alcune linee comuni su come agire in questo senso – continua De Cassan -. Poi bisognerà capire come muoversi nei prossimi mesi, perché abbiamo smesso di colpo di ricevere richieste d’informazioni anche per la prossima estate. Non so proprio cosa pensare. Di sicuro, il danno è doppio: economico nell’immediato, di immagine per i prossimi mesi».
Il pensiero non corre solo alla prossima stagione estiva, che dipenderà molto dal decorso del contagio a livello globale. Ma anche (o soprattutto) alle finali di Coppa del Mondo di Cortina, in programma dal 18 al 22 marzo. «Sarebbe un disastro pazzesco, se non dovessero essere disputate le gare – conclude De Cassan -. Una mazzata incredibile per tutto il settore turistico».