Piccoli Comuni, torna il rischio quorum. Scopel si appella a D’Incà

Piccoli Comuni, torna il rischio quorum. Scopel si appella a D’Incà

La pandemia aveva fornito un po’ di ossigeno, con l’abbassamento del quorum e lo scorporo degli iscritti all’Aire. Ma la sperimentazione è scaduta e in vista delle elezioni amministrative di primavera i piccoli Comuni tornano a temere il commissariamento.

Nel dibattito interviene il sindaco di Seren del Grappa Dario Scopel, membro del direttivo nazionale dell’Anpci, l’associazione dei piccoli comuni italiani. «Da indiscrezioni parlamentari parrebbe che il governo non abbia preso in considerazione l’applicazione delle modifiche attuate in occasione delle votazioni dello scorso anno; superficialità, dimenticanza o che altro?», si chiede Scopel. «La norma prevedeva per i comuni al di sotto dei 15 mila abitanti l’abbassamento dal 50 al 40% del quorum necessario nel caso si presentasse un unico candidato a sindaco e il contemporaneo scomputo, per il calcolo dello stesso, del numero degli iscritti all’Aire. Due elementi», continua Scopel, «che avevamo fortemente caldeggiato ed accolto con grande soddisfazione come modifiche vitali per dare un futuro alla vita amministrativa nei nostri piccoli comuni di montagna, ma non solo».

«Nei mesi scorsi il governo è intervenuto con una rimodulazione delle indennità di carica per gli amministratori locali che, però, riguardano soprattutto i centri più popolosi, dove il problema di fatto non si pone», continua Scopel, «il tema è invece di scottante attualità proprio per i comuni più piccoli, spesso autentico – e forse unico – presidio e baluardo della Pubblica Amministrazione in territori periferici a difficili».

«È evidente che il commissariamento può e deve rappresentare una soluzione transitoria ed eccezionale; mai come ora, in una fase caratterizzata da gravi emergenze e al contempo carica di grandi opportunità come quelle legate al Pnrr, è necessario garantire alle comunità locali una guida amministrativa solida e capace di progettare il proprio sviluppo, oltre che di garantire l’ordinaria amministrazione. A nome personale e dell’Anpci chiedo al governo di intervenire immediatamente per rendere le norme applicate nel 2021 efficaci non solo per la prossima tornata amministrativa, ma anche per quelle successive, rendendo l’abbassamento del quorum e lo scorporo dei residenti all’estero definitivi. A questo riguardo, conclude Scopel, faccio appello direttamente al Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, che ben conosce alla nostra realtà territoriale, perché si adoperi per inserire la decisione già nel decreto di convocazione delle prossime elezioni amministrative: ne va del futuro dei nostri territori!».

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