Il “domino” degli istituti comprensivi dovrà attendere. Niente accorpamenti Belluno-Limana per il prossimo anno scolastico. L’ufficialità è arrivata ieri, durante il consiglio comunale. Perché la giunta di Palazzo Rosso non delibererà a breve. Prima servono dati certi per fugare i dubbi emersi da più parte in queste ultime settimane, ha rilevato il sindaco Massaro. Salta quindi l’intera operazione, che vedeva soggetti fortemente interessati i Comuni di Limana e di Borgo Valbelluna. Anzi, slitta a data da destinarsi.
L’idea era partita proprio da Borgo Valbelluna. Per avere la gestione totalmente comunale dei comprensivi, il Comune intendeva scorporare l’istituto Trichiana-Limana, prendendosi i plessi di Trichiana e lasciando Limana alla fusione con gli istituti del capoluogo. Un’operazione avviata a ottobre, ma mai decollata, anche per l’opposizione dei sindacati, che denunciano riduzione dei posti di lavoro. I dubbi sono emersi forti e chiari anche durante il consiglio comunale di Belluno di ieri (mercoledì 30 dicembre). E allora il sindaco ha posto la parola fine. Per proseguire, infatti, era necessaria una delibera di giunta.
«L’idea poteva essere quella di inaugurare le Gabelli, a settembre, con un nuovo istituto comprensivo – ha detto Massaro -. Ma poi c’è stata la levata di scudi e quindi ritiro la delibera in attesa di approfondimenti».
Ergo, anche Borgo Valbelluna dovrà farsene una ragione e tenere distinti i due comprensivi di Mel-Lentiai e Trichiana-Limana.