«Non deve ripetersi quanto visto un anno fa, con taglio di corse e disservizi». Lo ha detto il consigliere provinciale delegato alla mobilità Massimo Bortoluzzi, in apertura del tavolo trasporti, riunito ieri mattina (27 agosto) a Palazzo Piloni su iniziativa dell’amministrazione provinciale per fare il punto della situazione alla vigilia del nuovo anno scolastico. Presenti Dolomitibus, le rappresentanze sindacali e degli studenti, il dirigente dell’ex Provveditorato agli studi, le associazioni di categoria e quasi tutti i Comuni che adottano il servizio urbano (Belluno, Feltre, Cortina e Auronzo di Cadore).
ORARIO INVERNALE
Dolomitibus ha illustrato le proposte per l’avvio dell’orario invernale, sottolineando che l’organizzazione del servizio si basa sulla conferma della struttura degli orari dello scorso anno per le principali linee e direttrici, inclusi i servizi dedicati espressamente ai plessi scolastici. L’offerta di fatto è basata sul numero di studenti attesicon la conferma di corse “bis” secondo il programma dell’anno scolastico 2023-2024 negli orari di punta, con possibilità anche di rimodulazione in base ai carichi. Tra settembre e ottobre infatti verranno monitorati i flussi così da ritarare il servizio dove necessario.
Inoltre, sono previsti potenziamenti sulla linea 1 Belluno-Agordo (con il miglioramento del cadenzamento orario e aumento del numero di corse), sulla linea 25 Belluno-Val di Zoldo (con aggiunta di corse e mezzi più capienti nelle ore di punta), e sulla linea 38 Belluno-Reveane (con il ripristino del collegamento pomeridiano per agevolare il rientro dei lavoratori). Dolomitibus prevede anche la rimodulazione del servizio nell’area del Comelico, la razionalizzazione nelle aree di Lamon e Caprile/Arabba e l’introduzione dell’orario cadenzato sulla linea verde dell’urbano di Belluno.
«Con la presentazione del nuovo orario invernale, Dolomitibus rinnova il proprio impegno a servire il territorio con un trasporto pubblico efficiente, affidabile e attento alle reali esigenze dei nostri utenti – dichiara Andrea Biasiotto, presidente di Dolomitibus -. Siamo consapevoli dell’importanza che il servizio di trasporto riveste per la comunità e ci impegniamo costantemente affinché il nostro servizio diventi un pilastro della sostenibilità ambientale del nostro territorio. Collaboriamo attivamente con le amministrazioni locali e con tutti i soggetti interessati per adattare i nostri servizi alle reali esigenze dei nostri clienti, sostenendo una mobilità che guarda al futuro».
CARENZA AUTISTI
Rimane presente il tema della carenza di autisti, che riguarda l’intero comparto del trasporto pubblico a livello nazionale (la stima è che in Italia mancano oltre 8.000 addetti). Dolomitibus ha illustrato le iniziative avviate per fronteggiare la questione, tra cui il progetto Academy, la ricerca di conducenti anche fuori dall’Italia (con il “progetto Romania”), il reperimento di personale in supporto da altre aziende del gruppo, il coinvolgimento degli operatori Ncc, e gli incentivi alle assunzioni (con bonus ingresso e alloggio gratuito).
«Il problema della carenza personale c’è e si sente. Resta da capire quali sono le alternative valide e concrete da mettere in campo» le parole del consigliere provinciale Bortoluzzi. «Ci stiamo muovendo anche con i discendenti dei nostri emigranti in Argentina, per individuare quelle persone che vorrebbero tornare in Italia. L’essenziale è che il servizio sia garantito, specialmente per studenti e lavoratori. Non devono ripetersi i disservizi visti un anno fa».
VIABILITÀ
Sul tema disservizi, è stata portata all’attenzione del tavolo anche la questione della viabilità sulla Feltrina, dove insiste un cantiere al cavalcavia di Busche – sulla statale 50 – che sta provocando code e intasamenti. «Con l’avvio della scuola, è quasi scontato che il problema si intensificherà. Vanno studiate tutte le possibilità per ridurre i disagi» analizza il consigliere Bortoluzzi. «Se i bus restano bloccati in coda, le conseguenze si riversano anche sulle coincidenze e quindi sull’utenza che sale sui mezzi, non solo su quelli che percorrono la tratta interessata dai cantieri».
TRILLO FUNZIONA
Dolomitibus ha esposto al tavolo anche i dati relativi alla sperimentazione del servizio a chiamata Trillo. I dati parlano di 8.800 prenotazioni completate da giugno, per 10.500 passeggeri trasportati, e 3.900 account creati. Si registra un incremento rispetto al numero passeggeri nello stesso periodo sul servizio di linea nell’estate 2023.
«Anche i sindacati hanno riconosciuto la bontà del servizio, che continuerà durante il periodo invernale» conclude il consigliere Bortoluzzi. «Si tratta solo di sistemare alcuni dettagli che possano rendere sempre più efficiente il sistema a chiamata. In ogni caso, vigileremo sul servizio, in collaborazione con Dolomitibus. Il tavolo trasporti è a disposizione e potrà essere riconvocato quando l’orario invernale andrà a regime».