Altri 30-40 centimetri nella notte. E la neve non accenna a smettere. Per le prossime ore anzi è previsto un ulteriore picco di precipitazioni. Ma i fiocchi bianchi continueranno fino a domani (domenica 3 gennaio) in tutte le località sopra gli 800 metri (a quote più basse sulle Dolomiti).

È il generale inverno come non si vedeva da anni. Una beffa se si pensa che gli impianti e le piste da sci sono chiusi. E intanto in molte località sono cominciate le operazioni di rimozione neve dai tetti delle case, visto che gli accumuli rischiano di diventare pericolosi per le strutture.

Al momento ci sono quasi 3 metri di neve a Ra Vales (sopra Cortina), e 2 metri a Misurina, Arabba e Col dei Baldi (tra Alleghe e Zoldo). Si sfiorano i 2 metri sul Falzarego e a Malga Losch (Frassenè), mentre la neve è spessa anche nei fondovalle: 1 metro abbondante a Padola, quasi 1 metro e mezzo a Cortina e Falcade, un’80ina di centimetri ad Auronzo, 95 centimetri a Pieve di Cadore e una sessantina ad Agordo. Anche sulle Prealpi è tutto bianco: quasi 1 metro e mezzo di neve a Casera Palantina e in Faverghera, dove continua a nevicare abbondantemente.

I DISAGI

A causa della neve diversi tratti di strada rimangono chiusi. Veneto Strade ha disposto la chiusura del Pordoi e del Falzarego. Dolomitibus, a causa della troppa neve, ha sospeso diversi servizi: il trasporto per Sappada e in varie parti del Comelico rimane in stand-by fino a prossima comunicazione. 

Nel frattempo Arpav ha emesso il bollettino valanghe: rischio 4 – pericolo forte almeno fino a lunedì 4 gennaio.

_{La strada che sale in Nevegal da Belluno}