Offensiva contro il caro – energia: «Nel 2023 a led i 6600 punti luce pubblici»

Offensiva contro il caro – energia: «Nel 2023 a led i 6600 punti luce pubblici»

Un piano ambizioso: sostituire in un anno oltre 6600 punti luce cittadini con lampadine a led. Èl’obiettivo per il 2023 della nuova amministrazione comunale di Belluno. Non sarà semplice, perché parliamo di un investimento di oltre 4 milioni di euro. Ma il sindaco, Oscar De Pellegrin è ottimista e fissa il traguardo al prossimo Natale. Lo ha annunciato ieri, nel punto stampa sui progetti per il 2023, affiancato dai fidi scudieri Franco Roccon e Paolo Gamba. Ed è proprio quest’ultimo, vicesindaco e assessore al bilancio, a spiegare nel dettaglio quali sono le volontà dell’amministrazione nel settore del risparmio energetico. Perché non ci sono le luci: la volontà è anche quella di ricoprire di celle fotovoltaiche l’ex discarica di Cordele e il tetto dei magazzini comunali a Marisiga. E, più avanti, di installare pensiline dotate di pannelli fotovoltaici al parcheggio di Lambioi. E poi c’è la partita dell’idrogeno, per il quale il Pnrr sta per far partire i bandi. Tanti i milioni di euro a disposizione, ma servono idee e progetti pronti:

Ma il 2023 per il comune di Belluno sarà anche l’anno che vedrà completarsi il percorso istituzionale per la nascita delle frazioni cittadine. A novembre il consiglio comunale ha votato la modifica dello statuto, inserendo appunto le frazioni al posto dei vecchi quartieri. Ora si tratta di definire tempi e modalità per dare forma a tutto questo, con anche l’istituzione dei capifrazione.

Ma sono molti, naturalmente, i fronti sui quali il Comune di Belluno sarà in prima linea. Dall’inclusione, con progetti specifici dedicati ai lavori socialmente utili, al sociale, con gli interventi finanziati dal Pnrr per l’autionomia dei diversamente abili e degli anziani non autosufficienti.

Infine, i Lavori pubblici. Sono molti i cantieri in partenza quest’anno, come spiega l’assessore Franco Roccon:

Il 2023 vedrà il completamento dei lavori alla Crepadona, con la nascita della Mediateca delle Dolomiti. Ci sono poi tutti i cantieri della Rigenerazione urbana 2, dalle nuove tribune del Polisportivo alla nuova scuola di Cavarzano. Il primo intervento a partire sarà la demolizione e ricostruzione dell’ex palestra dei vigili del fuoco, a Mussoi.

C’è poi il capitolo manutenzioni. Il bilancio (che sarà presentato in consgilio alla fine di gennaio) è sempre più risicato e non permette di fare salti mortali. Quindi si fa di necessità virtù, aguzzando l’ingegno. La volontà della nuova amministrazione De Pellegrin è di mappare in maniera dettagliata tutte le aree del Comune, per organizzare in maniera precisa le manutenzioni, con un occhio particolare ai cimiteri (ed in particolare a quello cittadino di Prade).

Il 2023 non sarà, invece, l’anno del nuovo ponte sul Piave. Per realizzarlo servono oltre 13milioni di euro, soldi che Palazzo Rosso non ha. «Avevamo intrapreso colloqui con il precedente governo – spiega De Pellegrin – per capire come poter finanziare l’opera. Ora, con il nuovo governo, il discorso va ripreso». Il tempo non è molto. L’agibilità dell’attuale ponte Bailey scade il 31 dicembre 2024.

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