Occhio vigile sui pendii: Carabinieri e Arpav monitorano le valanghe

Occhio vigile sui pendii: Carabinieri e Arpav monitorano le valanghe

La neve in quota è alta come non succedeva da decenni sulle Dolomiti. E l’attività valanghiva non manca. Per giorni, subito dopo il maltempo, il servizio di previsioni di Arpav ha messo in guardia dal pericolo di slavine. E nei giorni scorsi i tecnici, insieme ai militari del Meteomont (servizio dell’Arma dei carabinieri) hanno sorvolato tutte le aree più soggette alle valanghe, soprattutto i siti danneggiati dalla tempesta Vaia, dove l’assenza di alberi potrebbe dare luogo a slavine.

«Grazie alla ottima pianificazione effettuata dall’Ufficio Operazioni del 14° Nucleo Elicotteri di Belluno, il sorvolo ha permesso di coprire la maggior parte dei siti valanghivi della provincia di Belluno – spiegano i tecnici Arpav -. Sulla base delle osservazioni effettuate in volo e della documentazione fotografica ottenuta, si è potuto verificare la situazione dovuta all’evento meteo di inizio dicembre, che è risultata una delle più importanti dal punto di vista quantitativo da quando si effettuano misurazioni sistematiche. In molti bacini valanghivi le linee di distacco di queste valanghe sono ancora ben visibili».

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