Centro coordinamento soccorsi: la nuova sede sorgerà nella caserma dei pompieri

Centro coordinamento soccorsi: la nuova sede sorgerà nella caserma dei pompieri

Il 2021 sarà l’anno del Ccs. Il nuovo Centro coordinamento soccorsi è in rampa di lancio. Ieri infatti la Provincia ha assegnato ufficialmente 400mila euro al Dipartimento nazionale di Protezione Civile, cifra che servirà proprio ad avviare i lavori. Il progetto preliminare esiste già. E anche l’area di costruzione è già stata individuata: all’interno del nuovo comando provinciale dei vigili del fuoco, in via Col da Ren.

«L’atto che ho firmato è il preludio alla convenzione che firmeremo a breve con Regione Veneto, Prefettura, Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Agenzia del Demanio e Direzione interregionale dei vigili del fuoco – spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. La casa delle emergenze, come si potrebbe ribattezzare il Ccs, sarà all’interno delle pertinenze del comando vigili del fuoco, in modo da ridurre la filiera dei soccorsi, e sarà completamente attrezzata dal punto di vista tecnologico, grazie a un contributo della Fondazione Cariverona».

La nuova palazzina del Ccs si affaccerà su via Col da Ren da un lato e sulla piazza d’armi della caserma dei vigili del fuoco dall’altra. Le sale di gestione operativa saranno dotate di tutti gli strumenti necessari, anche quelli per le riunioni a distanza visto che l’ultima emergenza è stata seguita proprio così, in videoconferenza. Il presidente Padrin ha comunicato i dettagli del progetto preliminare al nuovo prefetto Sergio Bracco e al nuovo comandate provinciale dei vigili del fuoco Antonio Del Gallo, incontrati ieri mattina a Palazzo Piloni. «Siamo contenti di aver chiuso quest’atto importantissimo – commenta il presidente -. La Provincia fin dall’inizio ha creduto in questo progetto e ha sempre assicurato il suo impegno per la realizzazione del nuovo Ccs. Purtroppo questo spazio è indispensabile per un territorio fragile come il nostro. Ma il gioco di squadra e l’impegno collettivo che stiamo vedendo sono già mattoni importanti su cui costruire la sicurezza dell’intera montagna bellunese».

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