Matteo Miotto a dieci anni dalla morte: «Dedichiamogli una via»

Matteo Miotto a dieci anni dalla morte: «Dedichiamogli una via»

 

Si celebra oggi il decimo anniversario della tragica scomparsa del caporal maggiore Matteo Miotto.

Effettivo al Settimo Reggimento Alpini, è stato ucciso all’età di 24 anni nella missione di pace in Afghanistan. Missione in cui era schierato il Reggimento di stanza a Belluno. Miotto fu colpito a morte durante il suo turno di guardia in un’altana situata nell’avamposto “Snow” di Buji, distretto del Gulistan, provincia di Farah. 

Alla sua memoria sono state conferite nell’agosto 2011 la “Croce d’onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero” e, nel dicembre 2012, la “Medaglia d’argento al valore dell’Esercito”. 

A ricordare il caporal maggiore è Alessandro Farina, responsabile della consulta provinciale di Fratelli d’Italia: «Matteo Miotto riposa nel cimitero della sua città, Thiene, in provincia di Vicenza, nell’area riservata ai caduti della Grande Guerra. Anche oggi i componenti della consulta e tutti gli iscritti di Fratelli d’Italia della provincia di Belluno, vogliono porgere il loro pensiero a chi ha elevato la propria vita per i valori di questa forza armata e delle istituzioni».

Prima di partire, Miotto aveva lasciato indicazioni ben precise: «Voleva essere sepolto in quella parte di cimitero nella quale riposavano i caduti della Prima guerra mondiale – conclude Farina -. Grazie alla disponibilità del consigliere comunale Raffaele Addamiano, stiamo collaborando per formalizzare una richiesta all’attenzione dell’assemblea cittadina per vedere dedicata al sacrificio di questi ragazzi, una via o un luogo pubblico di Belluno, che sarà simbolo indelebile del ricordo e del ringraziamento. Un luogo del nostro capoluogo in cui, anche il 31 dicembre, Matteo Miotto e i suoi colleghi caduti possano essere ricordati. A tale proposito, sono a disposizione di qualsiasi altro amministratore sul territorio provinciale, che voglia cogliere la mia richiesta». 

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