Gli ambientalisti non mollano. Per loro, la pista da bob a Cortina non s’ha da fare. E lanciano una nuova petizione «contro la cementificazione e lo spreco di denaro pubblico, in difesa delle Dolomiti».

La richiesta è di Olimpiadi invernali realmente sostenibili. E per le associazioni, la ricostruzione della pista da bob porta i Giochi in un’altra direzione, fatta di cemento e sprechi. Ecco perché da tempo i gruppi di attivisti sostengono due soluzioni alternative: Innsbruck o Cesana Torinese (ipotesi su cui ha recentemente mostrato grandi aperture anche il nuovo sindaco di Torino, presidente della città metropolitana).

La nuova petizione è attiva da qualche giorno online, sulla piattaforma Change.org. «Rifare la pista nell’attuale sito comporterebbe la distruzione di una grande fascia boschiva nella parte nord e di case, strade e attrezzature urbane nella parte sud – dicono Italia Nostra, Peraltrestrade Dolomiti, Pro Natura, Mountain Wilderness, Comitato Civico Cortina e Cai -. L’alternativa a quest’opera altamente impattante che resterebbe in eredità al territorio di Cortina potrebbe essere la pista olimpica di Igls in zona Innsbruck, a 168 chilometri da Cortina. Una pista funzionante dove si tengono annualmente gare della Coppa del mondo di bob. Questa sarebbe una scelta in linea con quanto dichiarato dal Cio che ha stabilito di rendere i Giochi completamente sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Ve lo immaginate un ecomostro di cemento che si staglia nel paesaggio alle pendici delle Tofane?».