No grazie. Raccolta firme contro la “Cucciolo – Marisiga”

No grazie. Raccolta firme contro la “Cucciolo – Marisiga”

Bretella sì, bretella no. Divide le coscienze il progetto della Cucciolo – Marisiga, la strada che dovrebbe unire direttamente via Agordo (all’altezza del bar Cucciolo, da qui il nome) alla Statale 50, liberando il centro di Belluno dal traffico in entrata da nord.

La strada è una priorità per l’amministrazione Massaro, che ha già redatto il progetto definitivo dell’arteria. Non si deve prendere nemmeno in considerazione, invece, per il combattivo comitato spontaneo, formato dai residenti di Mier e Chiesurazza, che hanno preparato un documento in 24 punti nel quale esprimono tutte le loro contrarietà. E hanno raccolto poco meno di 600 firme.

Di fatto, il progetto è già pronto. O almeno, il primo stralcio. Che prevede una rotatoria all’altezza del bar cucciolo e un chilometro scarso di strada che si congiunge con via Mier, passando dietro al polo scolastico dell’istituto Renier (per il quale, in futuro, dovrebbe essere previsto un collegamento). Costo, 1 milione e 800 mila euro. Per ora il secondo stralcio, che dovrebbe congiungere via Mier con la Statale 50, all’altezza del sovrappasso di Marisiga, non è ancora contemplato.

Il progetto, hanno spiegato in videoconferenza il sindaco Jacopo Massaro e l’assessore all’urbanistica Franco Frison, «E’ stato concordato con la Regione Veneto». Si tratterà di una bretella provvisoria, in attesa della realizzazione (in tempi e modi al momento avvolti dalla nebbia) della vera circonvallazione nord – ovest della città. «Ma poi – hanno ricordato sindaco e assessore – la strada resterà ad uso interno della città e dei residenti. E sarà corredata di marciapiedi e pista ciclabile».

Numerose le perplessità dei residenti della zona, sintetizzate dal portavoce del comitato, Lorenzo Battistel. «A chi servirà una strada che passerà in mezzo ad un quartiere così popolato e formato da singole villette? Si sono fatte analisi aggiornate sui flussi di traffico, dato che evidentemente il covid ha cambiato le abitudini lavorative di moltissime persone?».

«Lo studio sui flussi di traffico è aggiornato al 2019», risponde Massaro. Secondo le analisi del Comando dei vigili urbani, scendono ogni giorno lungo via Agordo 355 veicoli all’ora. L’83%, però, si dirige verso il centro di Belluno. Solo il 7-8% del traffico sarebbe quello deviato sulla nuova bretella. E quasi altrettanto in salita.

L’opera, spiega il sindaco «ha già ricevuto l’ok delle diverse conferenze dei servizi». Costo? Un milione e 800mila euro. «Completamente finanziati dal Comune», specifica il primo cittadino di Belluno, che non dice però chi fisicamente metterà i soldi. Presumibilmente una parte verrà da Palazzo Rosso, ma il resto? Le voci parlano di un privato “benefattore” disposto a finanziare l’opera. «Quando il progetto andrà in consiglio comunale – taglia corto Massaro – spiegheremo tutti i passaggi».

E i tempi? Ancora non si sa quando potranno partire i lavori. Prima, come ha spiegato Frison, ci sono da superare tutti i passaggi amministrativi, tra cui i 60 giorni necessari per le osservazioni dei cittadini. Cittadini che sono disposti a dare battaglia. «Il consiglio comunale  – è l’auspicio di Battistel – non potrà ignorare la volontà di 600 cittadini».

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