«Ora si può guardare con serenità al futuro del Colle»: così l’assessore del Comune di Belluno al Progetto Nevegal, Franco Roccon, annuncia la determina con cui si mette la parola “fine” al bando di gara per la gestione degli impianti di risalita del Nevegal. Il tempo di mettere la firma sul contratto e si potrà scrivere una nuova pagina nella storia del Colle.
Una storia travagliata nel tempo, soprattutto negli ultimi 2-3 anni, tra perizie, valutazioni, promesse di vendita, scadenze e un bando andato deserto: la soddisfazione di Palazzo Rosso per aver portato a conclusione questo percorso è quindi evidente.
«Siamo arrivati ad aggiudicare questa gara importante per il futuro del comune di Belluno e del nostro Colle: – sottolinea Roccon – è stato un anno di duro lavoro che ci ha visti impegnati nella rivalutazione di elementi e di costi, e che ha visto anche un po’ di sconforto quando il primo bando di gara è andato deserto. Siamo però stati ripagati con il secondo bando, quando due realtà bellunesi come Dolomiti Strade e Nevegal 2021 si sono associate per presentare la loro offerta».
A queste due società, riunite in un’Associazione Temporanea di Imprese – ATI, verranno dati in gestione per 12 (+1) anni gli impianti di risalita del Nevegal, che resteranno di proprietà di Palazzo Rosso.
Chiusa la partita gestione, ora lo sguardo è rivolto alla prossima e imminente stagione invernale – sulla quale pesa la problematica dell’approvvigionamento idrico anche per l’innevamento artificiale, anche se pochi giorni fa il presidente della Provincia Roberto Padrin ha assicurato che «siamo sulla buona strada per risolvere questa questione» – e soprattutto alle attività di Nevegal 365, la realtà che vede investitori algerini e bellunesi interessati e pronti ad intervenire per lo sviluppo turistico del Colle.
«È ancora presto per dire cosa sarà da qui in avanti dei rapporti tra l’ATI e Nevegal 365, che è concentrata soprattutto sullo sviluppo alberghiero e ricettivo, più che impiantistico. – evidenzia Roccon – Sto comunque già notando una certa condivisione di idee, rapporti, condivisioni e valutazioni sullo sviluppo complessivo del Nevegal».