Nevegal “deprezzato”: il vecchio albergo Olivier all’asta per un quarto del valore

Nevegal “deprezzato”: il vecchio albergo Olivier all’asta per un quarto del valore

Ha ospitato per anni i ritiri delle squadre di calcio di serie A. L’Inter, soprattutto. Ha rappresentato una stagione d’oro, come grand hotel del Colle. E oggi è lo specchio della crisi in cui versa il Nevegal. Chiuso da decenni, cadente. E deprezzato.

Proprio così. L’albergo Olivier è sul mercato da tempo, ma tutte le aste sono sempre andate deserte. Tanto che oggi il suo valore è ridotto a quasi un quarto della perizia di stima. Un affarone? Forse non così tanto, visto che nessuno si è mai fatto avanti. E forse è colpa (anche) della spirale negativa in cui si è infilato il Nevegal, apprezzatissimo dai turisti della domenica, ma sempre più orfano di servizi e quindi poco attrattivo per chi volesse trascorrerci più di qualche giorno. Di conseguenza, latitano gli investitori, a meno che non si presentino davvero i danarosi dall’Algeria inseguiti dall’amministrazione comunale. In ogni caso, il circolo è quanto mai vizioso: pochi servizi, pochi turisti, pochi investitori… e così via, in loop. 

LA PROSSIMA ASTA

Intanto l’Olivier torna all’asta. Errare è umano, perseverare è diabolico. Ma il tribunale non può esimersi dalle esecuzioni immobiliari. Così tra due mesi si vedrà se ci saranno offerte. Base d’asta 815.625 euro, offerta minima 611.718,75 (ribassata del 25%, come da norma). E pensare che la perizia assegnava un valore di 2,9 milioni di euro alla struttura, quattro piani fuori terra più sottotetto e interrato, due ascensori, impianti elettrico e di riscaldamento pienamente efficienti; senza contare alcune parti in grezzo da riprendere in mano, un campo da calcio e uno da calcetto. Volendo, ci si potrebbe ricavare un gioiellino dell’ospitalità alberghiera. Da capire solo quanto costerebbero gli interventi da mettere in campo, dato che l’Olivier è chiuso da circa 20 anni.

EDIFICI DISMESSI

Il vecchio albergo è talmente chiuso da essere finito nella lista di Legambiente degli edifici fatiscenti come caso simbolo, insieme all’hotel Olimpo, che si trova a pochi metri di distanza.

«Due strutture simbolo degli anni d’oro sono tornate sul mercato» dice il dossier. «Entrambe le strutture sono chiuse da qualche anno, ma raccontano una storia gloriosa: non sono passati poi tanti anni da quando in Nevegal arrivavano in ritiro le squadre di calcio di serie A e le camere negli alberghi erano occupate da tantissimi turisti. L’Hotel Olimpo, a Col Canil, ha trovato dei nuovi proprietari nell’asta che si è svolta l’anno scorso; si tratta di investitori moldavi che hanno pagato 70mila euro ed è buio pesto sul suo recupero. Prossimamente si tenterà di vendere anche l’albergo Olivier, un altro degli alberghi che hanno fatto la storia del Nevegal, dagli anni ‘60 fino ai primi del 2000».

Legambiente non dice la data dell’asta. Sarà il 13 giugno, giorno di Sant’Antonio. E forse è il caso di votarsi proprio al santo di Padova. Dicono faccia miracoli…

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