Nessun aumento, o quasi. È realtà il bilancio 2020 del Comune di Belluno

Nessun aumento, o quasi. È realtà il bilancio 2020 del Comune di Belluno

 

Nessun aumento di tasse. O quasi. Via libera questo pomeriggio al bilancio previsionale del Comune di Belluno. Voto contrario della minoranza, con la sola eccezione del capogruppo Pd Paolo Bello, che si è astenuto. Tatticismi in vista delle prossime elezioni regionali, con il patto dei sindaci di area centrosinistra? Chi vivrà vedrà. Per ora accontentiamoci del documento previsionale di Belluno, che non presenta grandi novità rispetto al passato. Che è già una buona notizia, visti i chiari di luna sempre meno chiari per le amministrazioni comunali, come ha ben sintetizzato in uno dei suoi interventi il sindaco di Belluno Jacopo Massaro: “Proseguiamo sulla linea di non aumentare le imposte, ma la vera sfida da qui in avanti sarà garantire l’equilibrio delle spese correnti. Non abbiamo nuove entrate ma abbiamo sempre maggiori spese. Basti pensare al nuovo contratto nazionale del settore pubblico, che sulle nostre casse incide per centinaia di migliaia di euro”.

 

LA TARI SI ADEGUA

Con un po’ di salti mortali, comunque, il bilancio di previsione 2020 non prevede aumenti delle imposte a carico dei cittadini. Unica eccezione la tariffa sui rifiuti, che viene rimodulata in base ai dettami legislativi e alle prescrizioni dell’authority. “Alcune categorie pagheranno di più –  ammette Massaro – soprattutto quelle che finora avevano differenziato poco. Però abbiamo cercato di rendere il meno impattante possibile gli aumenti”. Il consiglio ha votato anche il via libera al possibile allargamento della base societaria di Bellunum, aprendo di fatto all’ingresso in società del Comune di Feltre. All’orizzonte si profila una grande società di gestione del ciclo dei rifiuti per quasi tutta la Valbelluna.

 

PiÙ SOLDI DAI TURISTI

La novità più rilevante del bilancio 2020 è la nuova modulazione dell’imposta di soggiorno: ne saranno esenti i rifugi e le attività di ospitalità diffusa, mentre per gli alberghi ci sarà un aumento di 50 centesimi al giorno. La previsione è di introitare circa 50 mila euro in più dei 140 mila attuali, che verranno reinvestiti, spiega l’assessore al turismo Yuki D’Emilia, “nel potenziamento dell’ufficio turistico e dell’infopoint Nevegal, nella promozione anche con la partecipazione alle fiere e nella collaborazione sempre più stretta con la Dmo Dolomiti”. Novità anche per i parcheggi di Lambioi e Metropolis. Non si pagherà più a fasce di mezz’ora ma di un’ora intera: “Però – commenta Massaro – si potrà parcheggiare a Lambioi più a lungo, con la scala mobile che resterà aperta fino a mezzanotte e mezza”.

 

PROGETTO STAZIONE, TUTTO DA RIFARE

Andrà rifatto il bando per l’affidamento dei lavori di rifacimento del piazzale della stazione, uno dei progetti di riqualificazione urbana. Nessuna delle ditte che avevano partecipato al bando ha accettato il lavoro, concentrando gli sforzi sulle sistemazioni post – Vaia. “Questo succede quando si fanno le gare al massimo ribasso, non coinvolgendo le aziende locali – attacca la minoranza -. Nessuno viene a lavorare quassù per margini così ridotti”.

 

SCONTRO SUL GAS

Era uno dei punti potenzialmente esplosivi del consiglio comunale. Le minoranze avevano chiesto di poter discutere l’esito della procedura di appalto per la gestione delle reti del gas. La vicenda, che abbiamo raccontato qui, ha visto il Comune di Belluno (stazione appaltante per tutto l’ambito ottimale) venire sfiduciato da 58 comuni per non aver bloccato l’iter di gara. Poteva esplodere la discussione, ma la maggioranza ha disinnescato l’ambiente, facendo intervenire in aula i tecnici che hanno seguito il bando di gara. E la discussione si è impantanata tra tecnicismi e risposte evasive sul valore o sull’esistenza delle convenzioni tra i Comuni. Insomma, per ora nulla di fatto, in attesa del prossimo round. 

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