Negozi di vicinato: 1 milione e mezzo di contributi per 96 domande in graduatoria

Negozi di vicinato: 1 milione e mezzo di contributi per 96 domande in graduatoria

 

Ecco gli esiti del “Bando per garantire i servizi essenziali nelle aree marginali”. Un progetto nato con la finalità precisa di aiutare i negozi di vicinato a resistere anche nelle aree montane, attraverso il potenziamento dell’offerta e la polifunzionalità. Il bando, finanziato dal Fondo Comuni di Confine per 1 milione di euro e dalla Provincia con ulteriori 500mila euro, è stato gestito dagli uffici di Palazzo Piloni, avvalendosi della collaborazione tecnica della Camera di Commercio (a cui la Provincia ha erogato un contributo di 50mila euro) e di Confcommercio.

Le domande pervenute sono 104, quelle ammesse in graduatoria 96 (8 infatti sono state scartate in quanto non rispondenti ai criteri di assegnazione delle risorse); di queste, 68 sono arrivate da negozi e attività di Comuni confinanti e contigui (44 sono state finanziate); le altre 28 (tutte finanziate) sono invece arrivate da Comuni non confinanti.

«Il milione e mezzo di contributi sarà erogato totalmente. Visto il numero di domande rimaste fuori graduatoria a causa dell’esaurimento delle risorse, provvederemo con il finanziamento di un nuovo bando – ha spiegato il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Il nostro obiettivo è dare sostegno alle attività economiche, che soprattutto nei piccoli paesi costituiscono un servizio indispensabile. Questo bando, assieme al progetto “Investi Scuola”, rappresenta una delle iniziative più importanti nelle progettualità di area vasta del Fondo Comuni di Confine. Tanto che vogliamo allargarlo pure ad altre categorie, magari guardando al settore della ristorazione e della ricettività. Ne stiamo già discutendo con gli uffici, che ringrazio per aver lavorato con grande impegno e professionalità a questo bando. Grazie soprattutto alla dirigente Karin Battistin e alla segretaria generale Daniela De Carli».

La misura a favore dei negozi di vicinato metterà in circolo sul territorio provinciale risorse molto importanti. Oltre al milione e mezzo di contributi, ci sarà la compartecipazione dei privati, che vale altri 2.250.000 euro. Il meccanismo del bando prevedeva il finanziamento pubblico Provincia-Fondo del 40% e la compartecipazione da parte del privato per il restante 60%.

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