Voci all’unisono, parole scritte, una chitarra, un sax, persone che si ritrovano e camminano insieme, verso l’ignoto.
La musica e le parole fanno ritrovare se stessi e trasmettere stati d’animo. Sono “strumenti”, “veicoli” che spesso si utilizzano per entrare in comunicazione e riuscire a far esprimere persone che soffrono. È il caso anche del Dipartimento delle dipendenze dell’Ulss Dolomiti, che nell’ambito del progetto regionale “Cammina-mente” ha realizzato un laboratorio musicale di song writing, conclusosi nelle scorse settimane.
“Verso Casa” è il titolo della canzone e del video realizzati dai ragazzi ospiti del dipartimento, guidati dal musicoterapeuta Marco Anzovino. “Mille passi verso casa, foglie gialle cadono nel sole, nel silenzio di una pausa, sei la risposta a tutto…”. Questo è il ritornello della canzone, frutto di sei incontri, in cui arrangiamenti musicali e un testo intenso “accendono” «in chi ascolta la speranza di chi ha ancora dei sogni da realizzare» scrivono dall’Ulss.
L’obiettivo di questo laboratorio era uno: creare un gruppo, che attraverso un percorso artistico, aggregativo e di condivisione potesse imparare a comunicare, a raccontarsi e a esprimere le proprie emozioni attraverso il testo di canzoni, la melodia di una musica e il canto.
«L’esperienza musicale, mirata a potenziare la creatività dei ragazzi attraverso l’espressione artistica, vuole svolgere, così, una funzione educativa di riabilitazione e socializzazione importante nel contrastare il disagio giovanile e la marginalizzazione – spiega Amalia Manzan, direttore del SERD dell’Ulss Dolomiti – Durante il laboratorio, infatti, si è lavorato per dare ai partecipanti strumenti, tecniche, linguaggi, approcci formativi legati alla musica, che sono diventati un mezzo cosciente e positivo per la loro crescita ed il loro sviluppo di relazione. E’ stata offerta loro un’esperienza di gruppo e di protagonismo positivo, facendo emergere le loro capacità, i loro talenti, i loro sentimenti e i loro pensieri, all’insegna del divertimento sano, della collaborazione, del confronto e del superamento delle difficoltà, senza competizione. E’ stato proprio l’aiuto del gruppo a rendere migliore la performance di ognuno e alla fine del percorso non c’è stata una classifica: tutti hanno vinto perché tutti sono riusciti ad esprimere sé stessi in modo autentico e sincero».
Il laboratorio, come detto poco sopra, è rientrato nel progetto Cammina-mente ideato e realizzato dagli educatori del Dipartimento delle dipendenze, un progetto in linea con le direttive regionali e inserito all’interno del Piano triennale per le dipendenze 2020-2022. L’ambizione è quella di prevenire la cronicizzazione e la marginalizzazione dei giovani utenti che afferiscono al Ser.D con disturbo da uso di sostanze tramite laboratori creativi e attività di gruppo.
Dall’unione delle due parole “cammina” e “mente” si descrive un progetto che vuole promuovere un cammino, inteso come azione, ma anche come percorso interiore, verso l’evoluzione di se stessi.
Il video può essere visto e ascoltato al link https://youtu.be/qXnhMTcsGIg o qui sotto: