Museo Etnografico di Seravella: la riapertura è nel segno delle rose

Museo Etnografico di Seravella: la riapertura è nel segno delle rose

 

Riapre i battenti il Museo Etnografico di Seravella. Da sabato prossimo (23 maggio), sarà possibile visitare le sale espositive e anche il giardino di rose antiche. Con alcune accortezze, come richiesto dalle misure anti-contagio ancora in vigore. La struttura della Provincia di Belluno si è adattato alle nuove esigenze: è attrezzato con tutti i dispositivi di sicurezza ed è stato segnato un percorso di visita con entrata e uscita differenti. Inoltre, vengono messe in atto tutte le procedure di sanificazione previste al termine di ogni ingresso.

Per favorire la visita nella massima tranquillità e sicurezza, l’accesso al museo sarà contingentato, con ingressi scaglionati ogni 20 minuti. La prenotazione è obbligatoria e gratuita, all’indirizzo mail museoseravella@provincia.belluno.it (da inviare con almeno 24 ore di anticipo). Sarà possibile prenotare ingressi per singole persone e per piccoli gruppi familiari.

Il museo sarà aperto da martedì a giovedì dalle 9 alle 13. Il venerdì, invece, apertura doppia: dalle 9 alle 13, e dalle 15 alle 18 (fino al 30 settembre). Nei week-end, portoni aperti e visite pomeridiane dalle 15 alle 18.20. Per l’estate sono state previste inoltre anche delle nuove aperture serali, ogni ultimo sabato del mese (30 maggio, 27 giugno, 25 luglio e 29 agosto) dalle 20 alle 22.

Chi volesse farsi un’idea in anteprima di cosa racchiude la villa di Seravella, può scaricare gratuitamente l’applicazione multimediale Amuseapp Sensi (per Android e IOS) e poi al museo utilizzare il proprio smartphone come audioguida ascoltando la voce di Daniela Perco, fondatrice del museo, che condurrà il visitatore sala per sala raccontando tutti gli aspetti della cultura locale bellunese. 

La visita a Seravella ha un punto irrinunciabile, soprattutto nei mesi primaverili. Si tratta del giardino delle rose antiche, che conta più di 300 rosai e varietà provenienti da tutto il mondo. Proprio in questi giorni, se non vi fosse stata la pandemia, avrebbe avuto inizio la nuova rassegna delle rose il cui programma prevedeva cene a tema, conferenze, visite, concerti e molto altro. Tutto rinviato alla primavera del 2021, ma nel frattempo, insieme ai partner Isoipse e Unifarco, il Museo organizzerà una campagna social dedicata al giardino che avrà come titolo #storiedirose.

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