Bandiere rosse, musica – da Bella Ciao a Contessa – e lavoratori a rappresentare i diversi settori dell’economia produttiva provinciale: lo sciopero generale promosso dalla CGIL contro la Legge Finanziaria, andata in scena ieri pomeriggio in tutto il Veneto, ha raccolto nella zona industriale di Limana le voci della protesta contro un provvedimento che – denunciano i rappresentanti sindacali – «non tocca i veri temi di emergenza nazionale: il lavoro, i salari e le pensioni, il precariato».
Il presidio proprio davanti alla EPTA Costan, che nelle scorse settimane aveva annunciato l’addio a decine e decine di lavoratori in somministrazione o a scadenza, ha fatto del contrasto al precariato la priorità.
Attenzione ai precari e ai salari dei lavoratori, quindi, senza dimenticare i pensionati.
Il sindacato denuncia l’assenza dei temi del lavoro nella Legge di Bilancio e auspica che prima dell’approvazione definitiva ci sia spazio per nuove modifiche; i lavoratori – buona l’adesione allo sciopero, con il settore metalmeccanico che ha fatto registrare in alcune aziende anche percentuali superiori al 70% – sono già pronti a scendere nuovamente in piazza con le loro proposte.