La storia degli zater e della fluitazione del legname che dal Cadore prendeva la via di Venezia aveva sempre un punto fermo: a Borgo Piave, il porto di Belluno. Una zona della città che ha sempre vissuto in simbiosi con il fiume e che per secoli è stata il cuore pulsante della vita economica e produttiva. Un Piave che qui assumeva la funzione di mare, e non solo per il legame con la laguna, punto di arrivo del percorso delle zattere. Lo testimoniano le tante fonti storiche raccolte nel volume “Borgo Piave”. Anzi, nei volumi: il primo dedicato alla“Storia, le case, l’arte”, il secondo incentrato sulla “Gente, il lavoro, il fiume”. Due libri che raccontano la storia del borgo brillantemente scritti da Flavio Vizzuti e Antonio Fontana nel 1980-81 e introvabili ormai da parecchi anni. Adesso però i due libri sono di nuovo pronti a spiegare cosa è stato il porto di Belluno, grazie alla sinergia tra Borgo Piave Etc e Vivaio Dolomiti, che hanno unito le forze per ristampare i due volumi, editi dall’Istituto Bellunese di ricerche sociali e culturali.
Qualche centinaio di copie, con tanto di immagini litografiche e fotografie d’epoca. E poi aneddoti, racconti, documenti storici…
«Uno dei primi progetti che abbiamo voluto portare avanti appena fondata l’associazione a ottobre 2020 è stato quello di promuovere la ristampa di questi preziosi volumi» spiega Antonio Gheno, di Borgo Piave Etc. «Adesso finalmente siamo arrivati a conclusione. Si tratta di due libri che hanno l’obiettivo di far conoscere il borgo storico, non solo ai turisti, ma agli stessi bellunesi. E credo sia affascinante poter girare per Borgo Piave e vedere anche cosa è cambiato dagli anni Ottanta, con le foto del borgo inserite nel libro, a oggi».
Soddisfazione anche da Vivaio Dolomiti. «È assolutamente affascinante questa storia del borgo, a cui purtroppo fa da contraltare la trascuratezza riservata dalle amministrazioni comunali – afferma Simonetta Buttignon -. Speriamo che la ristampa di questi libri sia l’occasione per andare avanti anche sul fronte della riqualificazione, oltre che della promozione». «Il progetto di questi libri rientra nei nostri piani: scoprire come eravamo per proporre progetti per il futuro – aggiunge Gianni Pastella -. Qui a Borgo Piave c’era l’autostrada del passato, il fiume che collegava direttamente a Venezia. Siamo convinti che questa storia possa essere ancora d’attualità».
I libri sono già in distribuzione. Chi fosse interessato può richiederli all’associazione Vivaio Dolomiti (tramite canali Facebook), oppure alla mail borgopiaveetc@gmail.com.