La guerra costa parecchio: 1.065 euro a famiglia, in Veneto

La guerra costa parecchio: 1.065 euro a famiglia, in Veneto

Quanto costa una guerra? Tanto, troppo. Ma a conti fatti, pesa parecchio anche nelle tasche delle famiglie. A oggi, gli effetti della guerra in Ucraina produrranno per l’anno in corso una riduzione del Pil di 24 miliardi di euro reali che corrisponde a una perdita di potere d’acquisto medio per ciascuna famiglia italiana pari a 929 euro. In Veneto, la cifra sale: 1.065 euro. Lo dice l’ultima indagine della Cgia di Mestre.

In che modo si è arrivati a questi risultati? Dal confronto tra le ultime previsioni di crescita del Pil realizzate prima dell’avvio del conflitto (gennaio di quest’anno) con le successive realizzate dopo l’invasione russa (aprile scorso), emerge che la diminuzione della ricchezza prodotta in Italia sarà dell’1,4%. In termini assoluti il deterioramento della situazione economica generale provocherà una riduzione in termini reali del Pil pari a 24 miliardi di euro che, rapportati ai 25 milioni di famiglie presenti in Italia, si traduce in una perdita di potere d’acquisto per ciascun nucleo di 929 euro.

Sono stime, certo. E possono cambiare in corso d’anno, addirittura in peggio. Nella malaugurata ipotesi che la situazione militare subisca una decisa escalation, è evidente che queste previsioni andrebbero riviste completamente.

In ogni caso, i numeri dipingono una situazione critica. Le stime in capo alle famiglie sono il risultato del deterioramento del quadro economico mondiale dovuto al conflitto russo-ucraino che a livello italiano ha provocato un forte rincaro delle bollette di luce e gas, le difficoltà del commercio internazionale da e verso alcuni Paesi, l’impennata dell’inflazione e la difficoltà di reperire molte materie prime. Questa situazione provocherà una perdita di potere d’acquisto soprattutto alle famiglie del Centro e nel Nordest.

I nuclei familiari più penalizzati saranno quelli residenti in Trentino-Alto Adige (-1.685 euro), nella Valle d’Aosta (-1.473 euro) e nel Lazio (-1.279 euro). Le prime due realtà territoriali risentiranno principalmente dell’aumento dei costi energetici. Altrettanto critica la situazione in Veneto dove i dati dicono che le famiglie perderanno mediamente 1.065 euro. 

La situazione rischia di essere ancora peggiore nel Bellunese, dove gas e luce saranno particolarmente onerosi dall’autunno-inverno. E si sa, la stagione fredda dura in media due-tre mesi in più in montagna.

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