C’era una volta un principe, follemente innamorato di una fanciulla incontrata in un sogno. I due si conobbero e si sposarono, così la principessa della Luna si trasferì sulla Terra, insieme al suo amato. Ma un triste destino condannava i due giovani a vivere per sempre separati. Il principe infatti non riusciva a vivere sulla Luna a causa della sua luce troppo intensa. La principessa invece non sopportava il colore cupo delle montagne e l’ombra dei boschi. Per fortuna dei due giovani sposi, gli gnomi lavorarono un’intera notte di plenilunio per filare i raggi della Luna in grossi gomitoli e tessere un manto delicato con cui ricoprire le montagne. Le Dolomiti iniziarono a risplendere di notte grazie ai raggi argentati della Luna e la principessa potè tornare sulla Terra a vivere insieme al suo sposo, protetta dai riflessi dei “monti pallidi”.
È solo una delle tante leggende sulle Dolomiti. Come quella – nota in tutto il Cadore – che vuole il re Sorapiss piangere a dirotto per la morte della figlia Misurina, fino a dare vita al lago che si vede ancora oggi (in foto).
Proprio queste leggende saranno al centro di una serata dedicata alla geologia e ai racconti. “Storie di gnomi e di rocce”, il sottotitolo dell’appuntamento, organizzato nella sala consiliare del Comune di Auronzo, per venerdì prossimo (24 marzo, ore 20.30). Il geologo Manolo Piat affronterà i temi delle leggende delle Dolomiti dal punto di vista geologico.