Nuovo appuntamento in collaborazione con l’Archivio storico di Belluno: venerdì prossimo (24 marzo) alle 17 in sala Bianchi si parlerà dell’architetto Alberto Alpago Novello e di quanto la sua attività e il suo ingegno abbiamo determinato e disegnato l’attuale assetto del capoluogo.
La conferenza coglie l’occasione di un recente volume, “Alberto Alpago-Novello 1889-1985. Architetture a Belluno” di Damiano Iacobone (professore associato di Storia dell’architettura al Politecnico di Milano), pubblicato in questi giorni dalla casa editrice Silvana editoriale e dedicato interamente all’esplorazione e all’analisi dell’attività del visionario architetto bellunese.
Frutto delle ricerche d’archivio condotte sia all’Archivio storico del Comune di Belluno sia a CSAC – Università di Parma, questo corposo volume ricostruisce l’attività di Alpago Novello (1889 – 1985) dal punto di vista tecnico-progettuale, coniugando l’analisi con quel contesto socio culturale, nazionale e locale risultato determinante per il destino realizzativo delle opere. Si tratta di un importante contributo su base scientifica per la storia di Belluno, contestualizzata tra le città del Veneto e dell’Italia.
L’architetto Alberto Alpago-Novello (1889-1985) ha infatti notevolmente contribuito alla nuova configurazione architettonica della città di Belluno tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del XX secolo, con un’attività ad ampio raggio che si è estesa a interventi di restauro e progettazione ex novo su edifici pubblici, privati, religiosi e aree verdi fino a coinvolgere e determinare l’assetto urbanistico generale.
«Un’altra azione di alto valore culturale, nell’ambito di una collaborazione proficua con l’Archivio storico del Comune di Belluno – commenta l’assessore alla cultura, Raffaele Addamiano -. Dopo Valerio Da Pos, l’arguto poeta contadino, parleremo di un altro illustre figlio di Belluno per trattare, sotto il profilo urbanistico e storico, quindi sociale in senso lato, il tema dell’evoluzione della nostra città e del contributo che egli, l’architetto Alpago Novello, seppe dare alla sua crescita e strutturazione. La conferenza avrà un preciso taglio scientifico, assicurato dall’intervento dell’autore del volume, il professor Iacobone. Si affronterà quindi il tema di Belluno inteso come corpo in continuo movimento ed evoluzione, per la quale l’architetto disegnò i tratti salienti con una prospettiva sempre rivolta al futuro. E la parola futuro io credo possa essere proprio il termine che meglio definisce l’incontro di venerdì, in ragione delle prospettive che questo eclettico professionista seppe dare non solo alle opere che restaurò, ma anche a quelle costruite ex novo».