Infrastrutture e Made in Italy: questi i pilastri su cui devono poggiare sviluppo e futuro del turismo montano secondo Confindustria Belluno Dolomiti. “Cortina, le olimpiadi e oltre. L’evoluzione del turismo in montagna” è il titolo del convegno organizzato ieri mattina a Palazzo Bembo negli spazi della Luiss Business School da Confindustria, con la partecipazione di imprenditori e docenti di livello nazionale ed internazionale.
Un incontro che è stato l’occasione per capire come il settore turistico bellunese si stia preparando all’appuntamento olimpico del 2026.
Un tema, quello delle infrastrutture, particolarmente caro alla presidente di Confindustria Belluno Lorraine Berton, che è anche Presidente del Gruppo Tecnico nazionale Sport e Grandi Eventi; i ritardi nelle opere viarie olimpiche sono noti, ed ora si aggiungono anche i problemi legati alle risorse del PNRR e all’aumento dei costi delle materie prime. Difficile essere ottimisti, in questa situazione.
La pandemia ha fatto riscoprire l’importanza degli spazi aperti e ampi, e in questo la montagna gioca un ruolo da protagonista; se a questo si aggiunge la tradizionale attrattività dell’Italia verso i turisti esteri, c’è solo da capire su quali direttrici puntare lo sviluppo del settore.
A valorizzare il turismo italiano, c’è anche la gestione Made in Italy: il settore sta attirando nuove risorse, dalle famiglie di tradizione alberghiera ai grandi fondi internazionali, e su tutto resta un’impresa segnata dall’italianità dell’accoglienza e della gestione.