In riserva al traguardo: il Cortina Express scivola al tie-break

In riserva al traguardo: il Cortina Express scivola al tie-break

BELLUNO-RIZZI UDINE 2-3
PARZIALI: 30-28, 28-26, 15-25, 26-28, 12-15.
CORTINA EXPRESS BELLUNO: Tonina 1, Zarpellon 32, Fantinel 13, Gasparini 15, Chiericati 6, Leandri 13; Pavei (L) Bortot, Zambon. Non entrate: Bortoluzzi, Ingrosso, Lozza (L). Allenatore: D. Pavei.
RIZZI UDINE: Franzolini 3, Fabris 12, De Kunovich 19, Snidero 21, Degano 12, Tonizzo 19; Tamborrino (L), Borsi (L), Manias. Non entrate: Tesan, Grego, Menazzi. Allenatore: G. Pignattone.
ARBITRI: Roberto De Benedetto e Nunzio Daniele De Lisi.
NOTE. Belluno: battute sbagliate 17, vincenti 10, muri 16, errori 19. Rizzi: b.s. 9, v. 10, m. 1, e. 20.

Fiato corto e qualche episodio storto: uno in particolare. Il Cortina Express Belluno lascia strada alle friulane del Rizzi e mastica amaro per una serie di motivi. Il principale è che le ragazze di Dario Pavei erano avanti 2-0 nel conto dei set e si sono fatte prima raggiungere, poi superare. E poi c’è quell’episodio. Decisivo, sfortunato. E fatale.

Siamo nelle battute conclusive del quarto parziale e, sul 24-23, le padrone di casa hanno il match point per chiudere baracca e burattini e portarsi a casa i 3 punti. Ma la sorte ha altri piani. E allora accade che un attacco senza alcuna pretesa di Degano si arrampichi sul filo della rete e vada a morire proprio lì, nell’angolino, dove nessuno può arrivare: è il 24-24. E la compagine friulana avrà poi la meglio ai vantaggi e al quinto round. Già, i vantaggi: il vero leitmotiv di un incontro infinito. Nei primi due casi, coincisi con i set di apertura, ha la meglio il Cortina Express, poi però sale l’onda lunga delle udinesi. E si concretizza una rimonta clamorosa, ma con una logica. Perché il Rizzi è stato superiore a muro (quasi impietoso il confronto) e al centro, mentre le bellunesi non sono riuscite a trovare una vera alternativa a Elena Zarpellon, autrice di 32 punti. Anche perché le rotazioni erano particolarmente ristrette, con Jaku nemmeno in panchina, Bortot (schierata a partita in corso) e Gasparini non al meglio.

Applausi, invece, per una vecchia conoscenza del volley dolomitico: Gloria De Kunovich. La nipote del compianto Giorgio, fuoriclasse dello squadrone di A1 negli anni Ottanta, si è rivelata un fattore. Pure nel finale, marchiato da 4 punti decisivi. Con lei in campo anche Beatrice Snidero, figlia di un altro grande del passato gialloblù: papà Giancarlo era un centrale coi fiocchi. E così, per la Pallavolo Belluno, l’ultima recita del 2019 al De Mas è tutto meno che natalizia.

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