Da settimane non riusciva neppure a convocare il consiglio comunale, per la mancanza dei numeri minimi. Adesso deve rimettere la fascia tricolore. Emanuele Caruzzo (in foto) non è più sindaco di San Vito. Questa sera (8 marzo) poco dopo le 19 è arrivata l’ufficialità di una notizia che era nell’aria da tempo: il consiglio comunale è sciolto, il Comune viene commissariato. E non andrà al voto al primo appuntamento elettorale, vale a dire a maggio, bensì nel 2024, perché non ci sono i tempi tecnici.
Caruzzo era stato eletto nel 2020. Il suo mandato non è mai stato solidissimo né blindato. Il primo scossone è arrivato mesi fa, con le dimissioni di tre amministratori. Lo scorso ottobre infatti avevano detto addio, sbattendo la porta, il vicesindaco Alfonso Sidro, l’assessore al bilancio Diego Belli e la consigliera di maggioranza Chiara De Vido, rimettendo la delega alle politiche sociali. Poi nelle ultime settimane hanno cominciato a saltare anche i consiglieri di maggioranza, seguiti dalla minoranza. Nessuno dei non eletti ha accettato la surroga, finché si è arrivati all’impossibilità di convocare il consiglio comunale.
Oggi la Prefettura ha dovuto prenderne atto. La nota di Palazzo dei Rettori certifica che a seguito «delle dimissioni di cinque consiglieri di maggioranza e di due di minoranza, è stata avviata il 6 e 7 marzo la procedura di surroga, rimasta però infruttuosa a seguito della rinuncia da parte di tutti i consiglieri, rendendo impossibile portare l’organo assembleare alla composizione numerica minima per il suo normale funzionamento».
«Con le intervenute dimissioni, si è concretizzata l’ipotesi prevista dall’art. 141, comma 1, lett. b) n. 4 del decreto legislativo n. 267/2000 e per l’effetto, in data odierna, si è provveduto a inoltrare al Ministero dell’Interno la proposta di scioglimento del consiglio comunale di San Vito di Cadore» fa sapere la Prefettura di Belluno. «Contestualmente, per assicurare la piena funzionalità dell’ente, il prefetto ha provveduto alla sospensione del consiglio comunale di San Vito di Cadore e alla nomina del dottor Antonio Russo – vice prefetto – quale commissario prefettizio per garantire la provvisoria gestione dell’ente».
Il commissario si troverà a lavorare per gestire partite importanti, tra cui quella della viabilità olimpica.
Il terremoto di San Vito intanto si ripercuote anche sull’ente Provincia, visto che lo scioglimento comporta immediatamente la cessazione dalla carica di consigliere provinciale di Franco De Bon (consigliere di minoranza nel municipio cadorino).