Il bob di Cortina continua a tenere banco. Dopo il via libera della Commissione aggiudicatrice per il bando della nuova pista, e dopo l’ok all’aggiudicazione alla ditta Pizzarotti dei lavori di realizzazione, i verdi e gli ambientalisti alzano la voce: «Vogliamo che la Simico, la società infrastrutture di Milano-Cortina, renda pubblico il cronoprogramma dei lavori e chiediamo al Ministro Abodi di riferire subito in aula».
A prendere la parola è Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. Il nodo, secondo i verdi, sta tutto nei tempi. Perché la nuova pista light costa meno, ma verrà realizzata anche in meno tempo?
«È del tutto evidente che questo è il punto dirimente della vicenda: la Pizzarotti è in grado di concludere l’opera nei tempi utili perché siano svolti i collaudi e l’omologazione dell’impianto nella primavera del 2025? In caso contrario, le gare verrebbero fatte in una pista già funzionante, con il doppio scacco di aver costruito un’opera devastante e inutile per i Giochi invernali» dice Zanella. «Non c’è stato un solo passaggio di questa telenovela che sia stato svolto dalle autorità italiane coinvolte con la minima decenza. La pretesa di Salvini di volere la ‘sua’ pista a Cortina è solo l’ultima tappa di un percorso nel quale i soggetti decisori non hanno avuto a cuore il bene pubblico».