Variante di Longarone, ok dalla Provincia

Variante di Longarone, ok dalla Provincia

Via libera alla variante di Longarone. Il consiglio provinciale ha approvato ieri (23 gennaio) all’unanimità la fattibilità dell’opera olimpica, dando corso a quanto già previsto nel Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale). Si tratta di un passaggio fondamentale per un’infrastruttura entrata nel “pacchetto Olimpiadi” Milano Cortina 2026 e interamente finanziata dallo Stato, che sta esaurendo l’iter di approvazione e nelle prossime settimane vedrà concludersi la fase di conferenza di servizi. 

LA VARIANTE

Il progetto redatto e finanziato da Anas prevede una variante al tracciato della Statale 51 che inizia in corrispondenza dello svincolo di Pian di Vedoia, dove l’autostrada confluisce nella Alemagna, e si sviluppa in destra Piave connettendosi alla statale attuale poco a nord dell’abitato di Castellavazzo, in corrispondenza della galleria di Termine. Il nuovo tracciato supera gli abitati di Fortogna, Faè, Villanova, Longarone, Castellavazzo e prevede uno svincolo a servizio della zona industriale di Villanova-Faè; è prevista una galleria per superare l’abitato di Castellavazzo che, tramite un viadotto, si innesta nella galleria di Termine.

Il Ptcp provinciale approvato nel 2010, per quanto riguarda la rete stradale del Longaronese, prevede due indirizzi che danno risposta a due questioni diverse: da una parte l’allontanamento del traffico da Longarone e Castellavazzo con due ipotesi di tracciato che consistono nel prolungamento della A27 da Pian di Vedoia a Rivalgo oppure nella variante alla Statale 51 per superare gli abitati; dall’altra l’ipotesi di connessione dell’autostrada A27 alla A23 mediante un collegamento anche di tipo autostradale da Rivalgo a Tolmezzo. 

Già il testo del Ptcp del 2010 diceva che «la soluzione in variante alla statale Ss 51 prevede il totale finanziamento pubblico (Stato) ed è inserita nel piani quinquennale Anas 2007-2011 per il primo stralcio (superamento dell’abitato di Longarone). La soluzione autostradale fino a Rivalgo prevede invece il totale finanziamento privato, sulla scorta di una proposta di “finanza di progetto”». Ad oggi nelle opere olimpiche è stato considerato solo il bypass di Longarone e Castellavazzo tramite variante e in ogni caso il progetto della struttura commissariale non preclude l’ipotesi di prolungamento dell’autostrada da Rivalgo in futuro.

Il consiglio quindi ha deliberato di prendere atto del Ptcp e di valutare tra le due soluzioni quella relativa alla variante alla Statale 51 in quanto immediatamente attuabile dal progetto olimpico, che prevede una strada a corsia unica per senso di marcia di 11 chilometri da Pian di Vedoia alla galleria di Termine.

IL DIBATTITO

Il varo all’unanimità non è stato privo di dibattito. Più di qualche consigliere ha ricordato come la variante fosse già prevista per i Mondiali di Cortina 2021, prima ancora che per le Olimpiadi 2026.

«La variante di Longarone non è la soluzione ai problemi complessivi della viabilità verso il Cadore e Cortina, ma solo di un tratto» ha sottolineato il consigliere Mattia Gosetti. «Serve una viabilità più potente su tutto l’asse, spostando in avanti l’uscita autostradale. Finora purtroppo il grande evento olimpico non ha partorito i risultati che ci attendevamo». 

«Mi auguro che le opere per Cortina 2021 e quelle programmate per le Olimpiadi vengano terminate e abbiano continuità» ha aggiunto il consigliere Fabio Luchetta, mentre i consiglieri Danilo De Toni e Massimo Bortoluzzi (rientrato in consiglio per surroga della consigliera Bogana) hanno sottolineato l’esigenza che la scelta non precluda in futuro il prolungamento autostradale. 

«Oggi siamo chiamati a una scelta che è dettata dalle Olimpiadi e dalla necessità di dare corso a un’opera finanziata interamente dallo Stato» ha sintetizzato il presidente Padrin. «In ogni caso, garantirà un miglioramento della situazione attuale».

LA SURROGA

In avvio dei lavori, il consiglio ha surrogato la consigliera Serenella Bogana, decaduta dalla carica a seguito dello scioglimento del Comune di Alano di Piave per fusione con Quero Vas (la nascita del nuovo Comune di Setteville, infatti, è scattata ufficialmente da ieri, lunedì 22 gennaio). È entrato in consiglio il primo dei non eletti, Massimo Bortoluzzi, che ha ricevuto il “bentornato” a Palazzo Piloni, dove era stato già per due consigliature.

«Ringrazio la consigliera Bogana, che ha condiviso il percorso dell’ente Provincia post Delrio fin dal 2014 e ha sempre messo a disposizione tempo, impegno, competenza e passione» ha detto il presidente Padrin. «Diamo il benvenuto a Massimo Bortoluzzi che rientra nella squadra e ci darà il suo contributo attivo fin da subito, visto che conosce il funzionamento della Provincia». 

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto