La curva del contagio non accenna a calare.
E Adriano Rasi Caldogno, nella nuova veste di commissario per la gestione dell’emergenza dell’Ulss Dolomiti, non nasconde i suoi timori: «Il cosiddetto plateau è stabile – ha spiegato nella diretta Facebook – ma non diminuisce. E questo è fonte di preoccupazione».
Sono più di 4mila le persone attualmente positive (in larga misura asintomatiche o con sintomi lievi) e oltre 6mila si trovano in isolamento domiciliare: «Dobbiamo poi fronteggiare un carico assistenziale importante. Abbiamo 16 persone in terapia intensiva, 120 in terapia sub-intensiva e 46 negli ospedali di comunità, a cui si aggiungono altre degenze di pazienti con patologie diverse. Insomma, siamo molto, molto sotto pressione. Ma, in questo senso, tengo a rimarcare il grande impegno e l’assoluta disponibilità del nostro personale».
Nel frattempo, è decollata la campagna vaccinale: «Ci sono state assegnate 2mila dosi a settimana. Dosi che arrivano all’ospedale Belluno e vengono poi distribuite nelle varie strutture, distretti e case riposo, rispettando la catena di conservazione del freddo. Un ringraziamento particolare va alle Forze dell’Ordine per il costante supporto».
Finora sono 6.043 le persone vaccinate: «Da parte degli operatori sanitari – ha concluso Rasi Caldogno – l’adesione è stata massiccia. E non è emersa alcuna controindicazione».
Domani (domenica 3 gennaio), intanto, fari puntati sulla giornata di vaccinazione con modalità drive-in, all’ospedale San Martino: saranno coinvolti i medici che operano nel territorio.