Gli insegnanti in pensione donano il loro tempo per laboratori di italiano a bambini stranieri. E chi sa fare a maglia si mette a disposizione delle mamme e di altre signore che vengono da paesi lontani. Piccole storie di integrazione. Succede a Borgo Valbelluna, dove il Comune ha messo in piedi un vero e proprio laboratorio dell’inclusione.
Il punto di partenza, come sempre accade, è un problema. In questo caso, due bambini stranieri, arrivati da poco in Italia e iscritti alle elementari di Lentiai e Villapiana. I due vanno male a scuola e tutto dipende dalle difficoltà linguistiche. Dal problema, però, nasce un’idea. E dall’idea un progetto, che vede il gioco di squadra del Comune, della Società Operaia Mutuo Soccorso di Lentiai, dall’Associazione Auser “Il Narciso” di Lentiai, e anche dell’istituto comprensivo.
La prima mossa è organizzare un laboratorio linguistico, in cui alcuni insegnanti in pensione danno una mano per quanto riguarda leggere e scrivere in italiano. I corsi partiranno domani (mercoledì 12 febbraio) e andranno avanti fino alla fine dell’anno scolastico; ogni mercoledì pomeriggio a Villapiana e ogni sabato mattina a Lentiai.
Parallelamente, però, serve che l’italiano imparato a scuola venga parlato anche a casa. Ecco allora la trovata brillante: un corso di maglieria per le mamme di questi piccoli alunni e anche per altre signore straniere interessate. E mentre si sferruzza la lana, nasce l’integrazione.