Giornate Fai di primavera, alla scoperta di Villa Crotta e Anzù

Giornate Fai di primavera, alla scoperta di Villa Crotta e Anzù

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate Fai di primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del Paese: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi Fai attivi in tutte le regioni.

Sono oltre 35 le aperture previste in Veneto. E a Belluno saranno diverse le proposte in due suggestivi comuni della provincia.

Ad Agordo, sulla piazza centrale del paese, si trova Villa Crotta De’ Manzoni. Di origine cinquecentesca, l’edificio costituisce un significativo esempio di villa veneta costruita in un contesto montano, con un duplice volto: cittadino nella facciata rivolta alla piazza e agreste nel lato che si affaccia sullo splendido brolo. L’apertura nel weekend, curata con gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico e Istituto Tecnico Turistico “U. Follador” di Agordo, porterà alla scoperta degli ambienti più interessanti, ancora abitati dai proprietari: il salone nobile, la grande sala da pranzo affrescata, il loggiato, il giardino. Chi lo desidera potrà visitare in autonomia il parco e la “Torresella”, il padiglione belvedere costruito attorno al 1870 in stile gotico moderno.

Da non perdere, inoltre, a Feltre il piccolo borgo di Celarda situato fra il Monte Miesna e il Monte Garda, vicino alla sponda destra del fiume Piave, nei pressi della riserva naturale e oasi protetta del “Vincheto”. Qui si trova l’ottocentesco “Casel”, caseificio, che conserva il mulino ad acqua e molte attrezzature per la produzione dei latticini. E la chiesetta di S. Benedetto, la cui prima attestazione risale al 1386 e che venne successivamente ampliata nel Seicento. Al suo interno si potranno ammirare i cicli affrescati e gli altari lignei dorati.

In località Anzù, si trova, invece, il Santuario dei SS. Vittore e Corona (nella foto in alto), incastonato sullo sperone del Monte Miesna. Il complesso architettonico del santuario, con annesso ex convento dotato di chiostro, è uno dei luoghi sacri più suggestivi dell’Alto Veneto, con la sua basilica romanica realizzata nell’XI secolo e l’annesso convento risalente al XV secolo. All’interno del Santuario saranno illustrati i principali cicli pittorici medievali e un antico scranno vescovile in pietra massiccia, che si ritiene dotato di poteri taumaturgici. Il percorso comprende anche il refettorio del convento e due aree generalmente non visibili: la sacrestia ed est del martyrium, e la Sala degli Affreschi moderni, ricavata nella più antica sacrestia della chiesa. Sabato e domenica alle 12 e alle 17.30 avranno luogo delle visite speciali che consentiranno di accedere anche al Coro dei Francescani posto sopra la sacrestia, dal quale si gode di una vista particolare sul martyrium e sull’arca dei Santi.

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