Le linee elettriche hanno un punto di partenza e uno di arrivo. L’elettrodotto Lienz-Scorzè ad esempio, parte dall’Austria e arriva fino alla provincia di Venezia. «Perché allora nel progetto di razionalizzazione che riguarda questa linea, il proponente si rivolge solo ai territori tra Perarolo e Belluno?». Se lo chiede il Comune di Limana, che rilancia così l’eterna partita con Terna.
L’amministrazione limanese gira la domanda direttamente al colosso dell’energia elettrica. E alla Regione Veneto, con la richiesta di una visione complessiva dell’intero piano di razionalizzazione degli elettrodotti della media valle del Piave. Anche con il coinvolgimento della provincia di Treviso. Se le linee di alta tensione non si fermano a Belluno, ma proseguono verso Scorzè, è inevitabile che passino anche per la Marca trevigiana.
Lo spiega bene l’ultima delibera di giunta di Limana, dedicata proprio al tema elettrico. «Terna non ha mai provveduto a incontrare simultaneamente tutti i portatori di interessi incisi dall’intervento; non di certo esclusivamente i Comuni in cui si dovrebbero realizzare le nuove opere, ma invece anche i Comuni limitrofi – si legge nel testo approvato qualche giorno fa -. La razionalizzazione che Terna vorrebbe operare nella media valle del Piave coinvolge linee che si snodano ben oltre i tratti su cui si interviene e anche oltre i confini del territorio provinciale. Perciò, a maggior ragione, è auspicabile e necessario il confronto simultaneo con tutte le realtà e i Comuni interessati da dette linee e detti interventi».
Da qui la richiesta. Duplice. A Terna di rivedere dall’inizio il progetto, considerando la possibilità di interramento totale delle linee, lungo la A27. Alla Regione di convocare un tavolo con tutti i Comuni interessati dal passaggio degli elettrodotti soggetti a razionalizzazione, non solo i territori tra Perarolo e Belluno.