Qualche giornata di sole e temperature anomale. La neve che non c’è più da tempo. E la pioggia che manca da settimane. Un mix micidiale per il bosco. Difatti questa è la stagione peggiore per molte aree del Bellunese, soggette a rischio incendi.
È così in mezza provincia. Di fatto in tutta la parte bassa, non c’è più neve. E lo prova l’incendio verificatosi in Val di Zodo.
Ieri l’assessorato della Protezione Civile del Veneto ha dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi in 26 Comuni: Alano di Piave, Alpago, Arsiè, Belluno, Borgo Valbelluna, Cesiomaggiore, Chies d’Alpago, Feltre, Fonzaso, Lamon, Limana, Longarone, Ospitale, Pedavena, Ponte nelle Alpi, Quero-Vas, Sedico, Seren del Grappa, Sospirolo, Soverzene, Sovramonte, Santa Giustina, San Gregorio nelle Alpi, Tambre, Val di Zoldo e Zoppè di Cadore.
In base a quanto stabilito dalla Protezione Civile, le amministrazioni comunali dovranno adottare le idonee misure di carattere divulgativo preventivo nonché intensificare la vigilanza.