Elettrodotto da interrare, approvate le nuove osservazioni al progetto di Terna

Elettrodotto da interrare, approvate le nuove osservazioni al progetto di Terna

A dieci anni dalle prime opposizioni da parte dei comitati civici non si è ancora chiusa la partita relativa al progetto di Terna “Razionalizzazione e sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) nella media Valle del Piave”. Ovvero l’elettrodotto (o meglio, gli elettrodotti) che dovrebbero sostituire le attuali linee Polpet- Vellai e Polpet-Scorzè che attraversano la Valbelluna.

Il tema è sempre quello: i cittadini e i Comuni chiedono a Terna di interrare le linee che attualmente passano, su tralicci, in mezzo ai paesi. Ad ottobre la società ha presentato al ministero l’ultima variante progettuale, che prevede di interrare le linee che attraversano il Piave al confine tra Belluno e Ponte nelle Alpi. Senza spiegare cosa intenda fare da lì in avanti.

Ieri il consiglio comunale di Limana (il primo Comune che iniziò, nel 2013, la battaglia per l’interramento) ha votato all’unanimità le nuove osservazioni al progetto. Messe nero su bianco dai tecnici (Giovanni Campeol, Ariano Mantuano, Francesco Vettori) e condivise dai municipi di Borgo Valbelluna, Perarolo e l’intera Unione montana Centro Cadore. Una novità che mira a dare più forza alle richieste.

I Comuni chiedono di nuovo a Terna di presentare il progetto nella sua interezza, non a spezzoni come fatto finora. E di garantire l’interramento anche alla luce delle modifiche apportate all’articolo 9 della Costituzione (che ha introdotto la tutela dell’ambiente), dato che interessa il sito Unesco delle Dolomiti (e, nel caso della linea Polpet – Scorzè, anche il sito delle Colline del Prosecco).

Nelle osservazioni inviate al ministero c’è la richiesta di spostare nella zona industriale di Paludi l’attuale stazione elettrica di Polpet, per permettere così di far correre l’elettrodotto Polpet – Scorzè lungo l’A27 e il Passante di Mestre. «Progetti simili sono già realizzati, dalla stessa Terna» scrivono i tecnici nel documento, portando l’esempio della linea transfrontaliera da 380kV e 190 km di lunghezza tra Piossasco e Grand’Ile (Francia). Per quanto riguarda la linea Polpet – Vellai, i Comuni chiedono l’interramento lungo la SS50. Così come l’uscita dei cavi dalla centrale di Soverzene, utilizzando il ponte attuale.

C’è pure un convitato di pietra, evocato dall’ex vicesindaco Edi Fontana: «Bisogna coinvolgere anche la Regione in questa battaglia, non possono farla da soli i Comuni e la Provincia».

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