Assolto perché il fatto non costituisce reato. La sentenza è stata emessa ieri dalla giudice Antonella Coniglio, presidente del Tribunale di Belluno, nei confronti di Kyd Fontana, il 40enne bellunese che il 18 gennaio 2019 investì e uccise Vittoria Maria Cappello mentre attraversava la strada a Santa Giustina, a pochi metri dalle strisce pedonali. 

La famiglia della donna, all’epoca dei fatti 76enne, si è affidata a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime di incidenti stradali mortali, è già riuscita a ottenere un equo risarcimento per via stragiudiziale. E ora si è concluso pure il procedimento penale in cui i familiari non si erano costituiti parte civile.

«Rispettiamo, ovviamente, la decisione del giudice – commenta Gennaro Pisacane, responsabile della sede di Giesse Risarcimento Danni a Belluno –. Tuttavia, ci aspettavamo una sentenza diversa, anche alla luce di quanto emerso in fase di indagine. Siamo comunque soddisfatti di aver ottenuto, in fase stragiudiziale e prima ancora della conclusione del processo penale, un equo risarcimento per i familiari della signora Vittoria che, a quasi 4 anni dall’incidente, sono ancora molto scossi. Attenderemo ora di leggere le motivazioni della decisione presa».

«È vero, l’imputato non aveva bevuto e non stava usando il cellulare – continua Pisacane – ma il consulente tecnico d’ufficio aveva sottolineato che l’automobilista disponeva di tempi e spazi ampiamenti sufficienti per poter evitare la collisione. Invece, investì la donna a ridosso di un passaggio pedonale».