Derby da montagne russe. E la Spes vince con una rimonta epica

Derby da montagne russe. E la Spes vince con una rimonta epica

DA ROLD LOGISTICS-SPES BELLUNO 2-3

PARZIALI: 25-11, 25-19, 22-25, 17-25, 12-15.

DA ROLD LOGISTICS: Claj, Bianchet, Alessandro Bez, Dassi, Susana, Fratta; Pierobon (L), Lotto, Giovanni Bez, Tollardo, Milani, Pianca, Neri (L). Allenatore: Enrico Bino.

SPES BELLUNO: Reolon, Murer, Togneri, Zampieri, Da Ronch, Stefano Antonio Guolla; Altoè (L), Gorizi, Bortot, Calò, Fiodar Alexander Guolla, Galliani, De Col (L). Allenatore: Zoris Furmenti.

Dall’encefalogramma piatto alla glicemia alle stelle. Il derby di serie D è tutto della Spes. E se fosse un film, sarebbe qualcosa tipo “Fast and furious”, una pellicola d’azione costruita tutta sugli inseguimenti. Perché la squadra di Furmenti insegue e non poco. 

Non può fare diversamente dopo un primo set disastroso e un secondo così così. Poi succede l’inspiegabile. Testa e braccia cominciano a girare, la ricezione aggiusta la mira e gli attacchi sono chirurgici. Il Belluno, dominatore dei primi due segmenti, si spegne. E la rimonta diventa possibile. Anche se il sestetto di Furmenti mostra il braccino corto proprio sul traguardo. Alla fine però si rimette in corsa e manda avanti la partita.

Non solo la manda avanti, ma riparte in quarta. E lo sprint in avvio di quarto set è di quelli che fanno male. Il Belluno accusa il colpo. Solo gli errori in attacco e in battuta da parte della truppa Spes tengono aperta la sfida. Il gap però arriva ad assumere dimensioni ciclopiche: 18-8 all’apice. Ed è tie break.

Il Belluno ferito e l’entusiasmo della Spes: la sfida si accende nell’ultimo segmento, combattuto punto su punto. La palestra di Castion diventa una bolgia. La Spes dimostra di averne di più. Ma come in precedenza, proprio sul traguardo comincia a tremare. Alla fine però, la porta a casa. Rimonta epica.

I COMMENTI

«Dal punto di vista tecnico è stata una brutta partita. Se la guardiamo dal punto di vista emozionale, direi che il pubblico si è divertito». Zoris Furmenti analizza così la partita dei suoi. E prova a capire cosa non ha girato nel primo set. «Abbiamo sofferto la tensione. Solo arrivati sul baratro, abbiamo iniziato a giocare. E vinto il terzo set, ci abbiamo creduto, perché abbiamo visto che usciva quello che sappiamo fare».

Sulla sponda opposta, l’analisi è lucida: «Si è vista la mancanza di preparazione fisica – dice coach Bino -. Difatti, siamo crollati. Abbiamo fatto il meglio che si poteva fare, con il palleggiatore rientrato da un mese di stop».

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