Ci sono anche due bellunesi nel nuovo consiglio direttivo del Partito socialista italiano (Psi), a livello regionale: si tratta di Denis Mansotti (segretario della federazione provinciale) e Daniela Larese Filon (già sindaco di Auronzo e presidente della Provincia).
In vista delle prossime elezioni in Veneto, il Psi ha rimarcato la sua «autonomia nell’alveo della sinistra», facendo appello all’unità di «tutte le forze riformiste e progressiste e auspicando un’urgente definizione di quello che dovrà essere il candidato in grado di fare sintesi tra i partiti e insidiare il governatore Luca Zaia». Missione impossibile? Tutt’altro, secondo Mansotti e Larese Filon: «L’operazione è fattibile anche alla luce dei recenti successi in Emilia Romagna e delle criticità emerse con forza nella gestione della Regione. Criticità emerse analiticamente nella conferenza tenuta dal Psi a Padova, che toccano aspetti infrastrutturali, ambientali, amministrativi (si chiede autonomia per il Veneto quando dal 2014 lo stesso Zaia non dà risposte alle legittime richieste della provincia di Belluno nel vedersi riconoscere le specificità per le aree montane); per non parlare della sanità, con tagli alle infrastrutture pubbliche a vantaggio di quelle private.
Viene chiamato in causa pure il Partito democratico: «Il Pd ha perso l’occasione per fare i conti con la propria storia a partire dal ruolo avuto da Craxi e dagli eventi drammatici che ne hanno determinato l’uscita di scena e nei cui confronti continuano a pesare ingiustificati pregiudizi. Lungi dal proporre inutili operazioni nostalgiche, Maraio ha ricordato i passaggi che hanno visto il Psi da sempre protagonista di iniziative riformiste e di ammodernamento del Paese, dai diritti civili alla politica estera alla tutela del lavoro e dei lavoratori, per una scuola e una sanità pubblica».
Infine, un appello: «Serve l’unità di tutte le forze del Centrosinistra. Il Psi è pronto a spendersi, con la propria esperienza e organizzazione sul territorio, affinché ciò avvenga e il Veneto possa finalmente cambiare e avere nuove e migliori prospettive di sviluppo».
Tornando al congresso regionale, andato in scena a Rovigo, è stato eletto con ampia maggioranza il nuovo segretario: il giovane sindaco di Montegrotto Terme (38 anni), Riccardo Mortandello, che raccoglie il testimone da Luca Fantò, diventato referente nazionale per la scuola.