In comune di Calalzo di Cadore si trova uno specchio d’acqua prodigioso: il lago di Lagole, detto il “laghetto delle tose”.
Perché prodigioso?
Si narra che l’acqua sulfurea di cui è ricco donasse bellezza e salute alle donne del posto. In più, durante le due guerre mondiali, i soldati feriti usavano quest’acqua per curare le ferite procurate in battaglia.
La leggenda racconta che, negli anfratti rocciosi in prossimità del lago, vivessero un tempo le Anguane. Erano donne bellissime, molto alte con i piedi di capra e lunghi seni pendenti, che si buttavano dietro le spalle.
Un giorno, un giovane boscaiolo si innamorò perdutamente di un’Anguana e la chiese in sposa. Lei acconsentì, a patto che lui non la chiamasse mai “piede di capra”.
Tutto procedeva per il meglio, finché un giorno, come accade tra moglie e marito, i due litigarono. Purtroppo, preso dall’ira, il giovane boscaiolo l’apostrofò proprio in quel modo. L’Anguana lo guardò piangendo e scomparve davanti a lui. Nessuno la vide più e si portò via pure i figli.
In quelle stesse grotte sono state ritrovate delle statue votive di epoca romana e paleoveneta, ora conservate nel Museo della Magnifica Comunità del Cadore. E precisamente a Pieve.
CURIOSITÀ
Il lago delle tose, o delle femene, è talmente suggestivo, da richiamare l’attenzione della produzione della serie “Un passo dal cielo 6”. Ma, film a parte, rimane un gioiello da visitare e preservare delle nostre splendide Dolomiti.
Alla prossima!
Immagine tratta dalla pagina Facebook “Lago delle Tose”