È stato l’anno del Covid e si vede. Costi lievitati per tamponi e simili, diminuzione drastica dei ticket da accesso al pronto soccorso per codici bianchi. Nei numeri a bilancio, però, la somma finale sarebbe con il segno più, al netto della pandemia. Buone notizie per l’Ulss 1 Dolomiti, che archiviato il virus potrà tornare alla normalità anche finanziaria. Comunque, un bilancio di esercizio – come quello del 2020 – non è in grado di registrare ansie, preoccupazioni e soprattutto il grande lavoro fatto da medici e infermieri nell’ultimo anno.
LE CIFRE
Il bilancio 2020 dell’area sanitaria presenta una perdita di esercizio di 4.700.465,10 euro, che però, al netto dei maggiori costi e ricavi connessi alla pandemia da Covid-19, rileva un utile di esercizio pari a 2.719.346,34 euro – fanno sapere dalla dirigenza Ulss. L’area sociale chiude con un risultato di pareggio.
Nel dettaglio, l’anno 2020 è stato caratterizzato da una pandemia che nessuno si aspettava. E che ha avuto un impatto anche sui numeri. Analizzando il valore della produzione, emerge come la sospensione nell’erogazione di prestazioni di ricovero e di specialistica ambulatoriale, oltre che la riduzione degli accessi al pronto soccorso, abbiano determinato, rispetto all’anno 2019, una importante riduzione di introiti da ticket, codici bianchi e simili (-34% circa, pari a 3,5 milioni di euro) e una importante riduzione nell’attrazione intraregione (-19%, pari a circa 3,2 milioni di euro) ed extraregione (-17%, pari a 1,9 milioni di euro).
«Se analizziamo, invece, l’incidenza della pandemia da Covid-19 sul costo della produzione, otteniamo un valore di oltre 16 milioni di euro, come per esempio per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, tamponi molecolari o reagenti utilizzati dai laboratori analisi per la lettura dei tamponi, personale non dipendente utilizzato nella gestione della pandemia, personale Usca, pulizie, trasporti, smaltimento rifiuti, servizi informatici… – spiegano dall’Ulss 1 Dolomiti -. Grazie a una gestione attenta delle risorse, la scelta di farmaci equivalenti e la gestione ottimizzata del magazzino, l’azienda è riuscita a chiudere il 2020 con un risultato di esercizio che ha centrato pienamente l’obiettivo assegnato dalla Regione Veneto per l’anno 2020».
«Questo risultato è il frutto di un lavoro costante di attenzione da parte di tutta l’Azienda Ulss 1 Dolomiti, per il miglior utilizzo delle risorse assegnate» afferma la direttrice generale, Maria Grazia Carraro.