Dall’incenso ai Re Magi-bambini: il Capodanno della tradizione bellunese di un tempo

Dall’incenso ai Re Magi-bambini: il Capodanno della tradizione bellunese di un tempo

Dopo la storia del Capodanno, oggi diamo spazio ad alcune tradizioni antiche delle nostre valli che riguardano il passaggio dal vecchio al nuovo anno.

Lo sapevate che un tempo fra le nostre montagne, soprattutto nelle case contadine, c’era l’usanza della notte dell’incenso?
Le famiglie in questa notte passavano ogni stanza della casa, in testa il capo famiglia, incensando ogni angolo come buon auspicio.

Più recenti invece sono le tradizionali fiaccolate sugli sci, seguite da fuochi d’artificio.
Una tradizione ancora oggi presente in certe zone del Cadore, ma non solo, è quella dei cantori della stella: bambini che, travestiti da Re Magi, passano le case con l’incenso e dei gessetti benedetti, e recitano messaggi di Natale benauguranti.
Insieme a loro c’è sempre il “portatore della stella”: un quarto Re, che conduce il gruppetto in giro per i paesi.

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